mercoledì 16 agosto 2023

TORNARE A BARBIANA

  Siamo tornati a Barbiana, alla Scuola di don Lorenzo Milani, un anno dopo la prima visita e l'emozione è stata comunque forte e intensa. 

 Domenica 13 agosto ore 10:30, avevamo preso accordi tramite mail, perché il luogo e l'accoglienza sono gestiti dalla Fondazione che ha come presidente Agostino, il primo bambino/chierichetto che ha accolto don Lorenzo al suo arrivo una sera di dicembre. Ora Agostino, che ha appena compiuto 77 anni, continua a tenere alto il ricordo del Priore, il pensiero e soprattutto i fatti con l'aiuto di volontari e amici. Domenica ci ha raccontato della Scuola e di Lorenzo uomo la volontaria Annalisa, piglio e ironia toscani.

 Il piccolo ambiente con le cartine geografiche, gli strumenti di studio, le tabelle dei verbi, le panche e i tavoli: tutto realizzato dai ragazzi, i primi sei alunni e poi via via gli altri, fino ad un massimo di quarantadue nel percorso post elementare, per la licenza con esami da privatisti.

 Racconti di vita quotidiana, aneddoti simpatici, citazioni e soprattutto i punti focali dell'esistenza di don Lorenzo, dell'importanza della parola allo studio delle lingue, dallo scavo della piscina all'organizzazione di viaggi all'estero, ma anche lo svolgersi delle celebrazioni e le recenti visite del Capo dello Ststo e del Santo Padre.

 Forte don Milani, precursore dei tempi, esiliato a Barbiana dove ancora è arduo arrivare anche in macchina, convinto e pervicace nel suo pensiero: di lui e della sua pedagogia hanno scritto nel bene e nel male, io lo trovo semplicemente unico e un modello a cui aspirare, ma che difficilmente si può sfiorare.

 Obbedire, organizzare una vita quotidiana con una comunità di bambini laddove non c'erano acqua, elettricità e servizi minimi, era la campana stonata allontanata dalla dotta Firenze clericale e a cento anni dalla nascita suona ancora più alta.

 Come contributo ho acquistato anche il libro testimonianza di uno dei primi dei ragazzi che hanno vissuto gomito a gomito nella canonica di Barbiana, dove si poteva entrare e chiedere ventiquattro ore al giorno, senza appuntamento o preavviso. 

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