domenica 7 giugno 2020

DI VERDE, STORIA E ALTRE API

 Siamo tornati molto volentieri questo pomeriggio al Bosco Didattico, un posto che teniamo nel cuore sin dalla sua apertura - correva settembre 2014.
 Ad accoglierci Fiore per espletare i riti d'emergenza e, una volta stabilita la temperatura, accompagnarci all'interno della Tenuta, dove ci attendevano Cristina, Eleonora e Marco: tre giovani nostri compaesani, competenti guide del Bosco per tutti i suoi abitanti, siano essi fiori, piante, insetti, quadrupedi, massi tracheitici, monumenti medievali o galle!
 Dopo aver visitato il laboratorio e visto da vicino un alveare con tante indaffarate api che si spostavano al passaggio della regina, siamo usciti all'aperto: i piccoli hanno indossato tute gialle complete per osservare un favo, dopo che Marco ha spiegato loro la funzione del fumo, la forma delle arnie e il lavoro di impollinazione a seconda della fioritura delle piante: stanno aspettando con ansia i castagni per cerchiare il loro infinito, direzione nettare.
 Entusiasmo alle stelle, qualche piccolo timore iniziale e molte domande anche da parte di noi adulti, perché scoprire che il ciclo vitale di un'ape si chiude in un mese e mezzo lascia molto perplessi, come sapere che una colonia può contare fino a centomila unità e che esiste un ricambio completo e continuo grazie alla deposizione di ottomila uova al giorno della regina! E i fuchi? Mangiano, utili solo in fase di riproduzione.
 Poi Eleonora ci ha guidati all'interno del bosco, tra querce, roverelle e aceri fino alla Chiesa della Trinità, di grande impatto storico-artistico; giro completo di cinque chilometri, dal Beato Lupo alla Sedia del Papa, dalla sorgente d'acqua al Belvedere dove rifocillarsi.
 Una nuova esperienza che ci ha colpito, di nuovo, ancora.
 E per l'estate grandi novità, interessanti.












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