sabato 26 aprile 2014

Gli Italiani non leggono? E io scrivo

E' notizia di questi giorni, il popolo italico non legge. Notizia allarmante. Solitamente non compro libri, spesso li prendo in prestito dalla biblioteca comunale. Certo sarebbe veramente esaltante poter acquistare tutti i volumi che mi interessano, specialmente di arte, ma si sa tali prodotti editoriali costano e in tempo di crisi ci si arrangia come meglio si può. Però mi appaga andare alla presentazione di un nuovo libro, prenderne una copia e chiedere l'autografo dell'autore, specie se si tratta di vecchie conoscenze.
L'italiano medio non legge, ma parla di tutto, spesso a vanvera e fatto ancor peggiore scrive, tanto che sembra essere in atto un vero e proprio proliferare di blog critici, letterari e di costume.
Come distinguermi dalla folla? Proprio non lo so, cerco di scrivere delle mie sensazioni, della mia vita che certo non è interessante più di altre, cerco di trasmettere emozioni.
Devo essere impazzita.
Penso spesso al mio esame di maturità classica, ho fallito il massimo risultato proprio sbagliando la prova scritta di italiano, quella prima fatica; non ho fatto centro come con la versione di latino del giorno dopo, verba volant scripta manent.
Un giorno lontano, una mia amica mi ha accusato di averla offesa con un messaggino sul cellulare, a mio giudizio innocuo e ironico, per lei lesivo, addirittura, del nostro rapporto.
Eppure credo che le parole scritte abbiano un potere magico, chi sa scrivere può creare immagini e sensazioni che nella realtà non si riuscirebbero a cogliere.
Chi di noi non è rimasto deluso da un film basato su un romanzo di successo?
Probabilmente non diventerò mai una scrittrice degna di nota, non leggerete mai miei articoli nelle pagine culturali di un quotidiano, ma almeno potrò affermare di averci provato, di aver messo a nudo la mia anima.



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