giovedì 10 ottobre 2019

QUELLI GIOVANI, GIOVANISSIMI, MINI

 Di mercoledì sera, appuntamento infrasettimanale, perché da noi c'è la Festa.
 Si esibiscono in piazza i piccoletti, la leva, le nuove promesse del Paesello mio: atleti, giocolieri, focolieri, musici, ginnasti, spadaccini e altre abilità.

 So che ora penserete che sia la solita mamma lacrimafacile che si emoziona alla vista del pargolo che si lancia a gran foga dal ponte della Rocca appena abbassato verso la piazza principale sgombra e tirata a lucido per l'occasione...
 Anche.
 Prima abbiamo ammirato i mini del Rione San Giorgio, quello dello scudo crociato, alle prese con giochi di destrezza da giocolieri navigati, bravi loro così piccoli e già coordinati: sia nel singolo che nei passi di gruppo, in equilibrio, al ritmo dei musici, in ginocchio, contando le volute delle sfere senza perdere di vista Eleonora e le grandi che coordinano il tutto da bordocampo.
 Una bella squadra che affina anno dopo anno gli scambi e i passaggi, le figure e il movimento, in accordo tra bambini, ragazzi e adulti, fattore non trascurabile, anzi un vanto e una forza.

 Poi il Gruppo Storico del Ponte appunto, quello che ti batte il cuore al ritmo del rullante, quello che alza il boato dagli spalti dei genitori, di spade e scintillio, di Ceccarelli e Transilvania, di torri non perfette ma comunque magiche, di tremolio alle gambe e applausi a scena aperta, di scontri e duelli, di muorel'amicomio ma poi si rialza e si fa il giro d'onore spalla a spalla - braccio a braccio.

 Per qualcuno un appuntamento che si ripete, di generazione in generazione, di ottobre in ottobre, per altri una nuova emozione di guanti - calzamaglia - polsini: prove quotidiane, sforzi, capriole, coppia, iostosottoereggo. Che la festa continui, di buoni esempi e grandi amicizie.

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