giovedì 1 ottobre 2020

DICHIARAZIONE D'AMORE

 È stata un'estate di passione per il cambio di modalità di reclutamento, per il nuovo sistema di domande, per le iscrizioni ai vari concorsi, sempre in procinto di partire, nel più totale caos di notizie, anticipazioni, novità e suggerimenti.
 Ho temuto fino all'ultimo di non poter tornare nella sede di lavoro che avevo abbandonato in fretta e furia con il Decreto di marzo, ho creduto improbabile poter ritrovare i miei alunni, ho sperato di poterli rivedere davanti a me più alti e maturi di come li ricordavo a distanza.
 Mi avevano cercato durante i mesi estivi, avevamo mantenuto attivo il gruppo di messaggi, i loro genitori mi hanno più volte interpellata per la continuità di insegnamento, mi sono commossa a leggere le loro mail, tra il serio istituzionale e il dolce amichevole.
 Ci siamo ritrovati e ne sono particolarmente felice, glielo ripeto ogni giorno entrando in classe, mascherina-munita, li ho martellati da subito con il libro del mese, la presentazione alla classe e i consigli da sfoderare, i grandi temi costituzionali e la geografia mondiale, abbiamo tanto da imparare e un appuntamento per giugno di grande rilevanza, ma prima ci aspetta Dante.
 Respiro a pieni polmoni.

 Perché allora al paesello mio non vado bene per nessun avvenimento che è stato inserito in un programma lungo un mese?
 Perché non sono degna di presentare un libro, di partecipare ad una tavola rotonda, di portare la mia esperienza?
 Perché quando ho chiesto in tempi non sospetti della biblioteca comunale nessuno mi ha risposto o chiarito dei passaggi?
 Perché mi chiamano e mi cercano Dirigenti Superiori per la mia passione letteraria, ma vengo invece snobbata da chi mi sta al fianco?
 Perché registro più di mille lettori ad articolo di questo blog e poi nessuno mi manifesta aperta vicinanza o appoggio?

 Non sono brava abbastanza, non sono giusta, non sono in gamba quanto altri.
 Solo questo mi viene da pensare in risposta a questo ostracismo in casa.
 Per fortuna nel fine settimana devo telefonare a qualcuno di importante e organizzare un incontro in città per parlare di libri, magari rimedio qualche complimento.

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