domenica 24 gennaio 2021

IMMAGINI, DI CHI PARLIAMO?

  Sono alcuni giorni che mi martella la mente un pensiero costante, come un tarlo insistente, specie quando sono in classe con la terza.

 Per snellire la lezione, rendere più simpatica la trasmissione del sapere, intervallare la mia voce e solleticare la curiosità, ho pensato di offrire ai ragazzi la possibilità di presentare ai loro compagni un argomento a piacere, un personaggio del XX secolo in ogni campo del sapere e dell'Arte, amico delle Muse e benvoluto agli dei della Fortuna.

 Picasso, Cassius Clay, Pirandello, Coco Chanel, Enzo Ferrari e così via: ogni alunno ha scelto secondo il proprio sentire, la fede sportiva, l'inclinazione; naturalmente il discorso ad ogni incontro si è ampliato, arricchito di rimandi e citazioni, dalla politica all'aviazione, dalle olimpiadi alla malattia degenerativa, sempre interessante il tutto. E poi grazie alla LIM in aula, ogni curiosità viene soddisfatta e ogni rimando cercato in rete, anche quanto guadagnano oggi i calciatori più pagati per esempio.

 Spazio e chiacchiero, parlo e chiedo ai miei giovani interlocutori - e una volta a casa ai miei figli: molte delle immagini che per la mia generazione anni Settanta sono Storia, Icone di Politica, Verità assolute, per loro sono quasi sconosciute, nomi che fluttuano, immagini sbiadite.

 Non sto disquisendo di emeriti sconosciuti, ma di Uomini e Donne a livello mondiale: mentre per lo Sport e la Musica tanti nomi ricorrono e acchiappano consensi, l'attentato a JFK o il volto di Mao, la protesta a Piazza Tienammen o in altro luogo in cui si è fatta la Storia sfuggono.

 Tranne le immagini della Seconda Guerra Mondiale, quella sembra ben chiara, sarà merito di valanghe di film e documentari offerti a iosa.

 Considerazione da insegnante e da genitore, naturalmente: App, messaggi, video, rap trap music sono pane quotidiano per i nostri ragazzi, ma le immagini che guardavamo noi adolescenti al Telegiornale - e solo in televisione - erano altre. Non voglio passare per bacchettona, sto qui scrivendo per capire e porre rimedio.

  Abbiamo lasciato andare, troppe sollecitazioni e foto immediate, troppo rumore?

 Non ricominciamo con la società di oggi, perché non sono incline a questo tipo di astrazione; ogni singolo uomo e ogni donna con il proprio comportamento e modo di porsi costruisce il gruppo, la massa, la collettività. La Scuola? La inarrestabile perdita di valori? La Politica del trasformismo, gli UFO?

 Come porre rimedio e non permettere alle nuove generazioni di dimenticare?

Sentitevi liberi di commentare, più se ne discute meno terreno perdiamo.


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