martedì 14 dicembre 2021

OGGI, COM'È ANDATA?

 E come vuoi che vada, difficile.

 Sempre, tutto, estremamente difficile. 

Perché io sono una e intorno a me ho tante realtà, punti di vista, opinioni, nuclei, gruppi, consigli richiesti e appelli lanciati: immersione totale e affannosa.

 Non si tratta di entrare, estrarre dalla tua bellina sporta di stoffa il materiale, sederti e cominciare a parlare.

 No. Perché li guardi negli occhi e li vedi assonnati, stanchi, malati, provati, offesi, diffidenti, distratti e preoccupati, incattiviti o nauseati. 

 Per quello che hanno sentito, visto, intuito, capito, scambiato, fotografato, condiviso, scritto: si sentono grandi, vissuti, padroni della situazione, provano a fregarti, sì a fregarti. Vorrebbero il massimo impegnandosi il minimo, raggiungere la vetta scendendo ai più bassi compromessi, essere giudicati idonei con lo sforzo altrui.

 E tu sei lì, in prima linea, nemico numero uno da raggirare o superare.

 Credi di essere giusta, imparziale, equa, solidale, infinitamente pronta e preparata, intelligente ed estremamente carismatica. Ma non è così. E se per caso ti confondi, sbagli, ti incarti, sono lì a sottolineare, con la battutina, a trovare il doppio senso magari.

 E poi quello che affermi tu o pensi di aver trasmesso, instillato, chiarito non sempre arriva tutto, chiaro e tondo. No, perché qualche volta si confondono, interpretano, tagliano, selezionano, anzi decontestualizzano.

 E tu te la prendi, sola dentro una stanza e tutto il mondo fuori.

 Perché credi che esista davvero un simile mestiere attimo fuggente?

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