venerdì 14 marzo 2025

EDUCAZIONE, PURE DIGITALE

 Incontro mensile pomeridiano con la dottoressa Sarah Rossetti, la psicologa di Istituto, colei che ci spiega che il mondo è diventato un posto difficile ma cha abbiamo tutte le armi per difenderci e colpire.

 Ecco, oggi per esempio abbiamo affrontato un iceberg, non quello di Di Caprio no, quello web dark che è altrettanto brutto sporco e cattivo per i nostri alunni, di Primaria e Secondaria: foto e qualsiasi informazione si inserisca in rete poi ce la perdiamo, non è più nostra.

 Coordinare compiti cellulare attenzione e distrattori non è roba da poco, se poi consideriamo che le competenze tecnologiche dei figli sono almeno almeno il doppio di quelle di un genitore medio, provviste però di capricci e leve di sensi di colpa, il gioco è fatto e pure la connessione fino a tarda notte.

 Mai chiudere la porta con dentro il cellulare della stanza dei pargoli, redigere il decalogo delle regole che tutti devono obbligatoriamente seguire, ma anche cinque e fatte bene possono bastare purché si seguano tutti, adulti in primis.

 Come il prezzemolo ci siamo ritrovati l'ansia tra un'immagine e l'altra, perché non può certo mancare, in ogni prestazione che si rispetti quel tocco di buio sgomento indecisione e vuoto cosmico che poi cresci e invece di abituarti ti ci imbatti nella professione quotidiana, di adulto di riferimento, educatore, spirito guida...

 Il brutto che abbiamo vissuto cinque anni fa, la chiusura e il distanziamento invece di sparire e tenerli come ricordo lontani, sono rimasti nelle nostre esistenze quotidiane fino ad impadronirsi della nostra socialità, della condivisione, del confronto, dello scambio sincero e aperto delle opinioni, tanto che preferiamo scrivere messaggi e ingiurie anonime al posto di consigli e critiche costruttive.

 Condividiamo di tutto, in quantità esagerate che sfuggono dalla percezione e i nostri bambini si ritrovano, ancor prima di averne consapevolezza, ad essere diventati soggetti social, immagini con filtri, protagonisti di notizie e filmati imbarazzanti.

 Tutto ciò che è virtuale è reale: le parole che digitiamo, lo sfondo che scegliamo, il messaggio vocale che mandiamo sul gruppo, la foto profilo e le registrazioni dei luoghi che visitiamo non si cancellano più, memoria indelebile.

 Sempre un piacere l'incontro con la dottoressa Rossetti, specialmente quando le due ore diventano dialogo di docenti in cerca di appoggio che cercano conferme come genitori, sperando di aver lavorato bene nel crescere i figli propri o almeno di non aver sbagliato in modo troppo evidente. E poi il confronto tra colleghi e tra genitori, tra genitori e colleghi, interscambio alla luce del sole.

 Sempre.





Nessun commento:

Posta un commento