domenica 15 marzo 2015

RONCIGLIONE, ULTIMA RETROSPETTIVA

 Ultimo appuntamento, peccato, ottimi lavori, pittura, scultura e soprattutto grafica, la mia grande passione, tutto questo nelle retrospettive che ho avuto il piacere di visitare a Ronciglione, nello stesso spazio espositivo. Il curatore ha portato a termine in modo egregio il compito di cercare, scegliere e riunire le migliori espressioni artistiche di alcuni maestri del Novecento. In questo modo si fa cultura, con questa tenacia, passione e serietà.
 Oggi ho visitato l'ultima, ahimè, retrospettiva, di ottimo livello, lavori particolari. Non conoscevo l'artista, ma Capaldi mi ha tratteggiato un uomo schivo, solitario, amante del proprio lavoro, maestro in pubblico e artista in privato, tanto che le sue opere sono ancora per la maggior parte di proprietà della famiglia, accatastate, impolverate, chiuse in soffitta e in ogni spazio disponibile della casa.
 In quest'epoca di assoluta visibilità, estrema pubblicità della persona, della sua intimità, dei suoi sentimenti, non è scontato trovare un artista intimo, quasi geloso del proprio pensiero, estraneo al grande pubblico.
 La massa non ama l'informale, il non figurativo, il soggetto non palese e proprio per questo il Maestro ha preferito tenersi per sé quanto nato dalla sua ispirazione, le sue tele opache, nessun colore primario, nessun confine netto, nessuna linea di demarcazione. Tutto sfuma, evanescente, color oro soprattutto, paglierino, tenue e avvolgente.


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