mercoledì 25 marzo 2015

Aggiungi un posto a tavola...

 Adoro invitare ed essere invitata, mangiare insieme a persone amiche e condividere momenti piacevoli, discussioni e scambi di opinione seduti a tavola, gustando buoni piatti, con tutta calma: fa bene allo spirito, al benessere della persona e alla propria autostima; ci si sente amati, coccolati, al centro dell'attenzione, anche se solo per una sera.
 A questo proposito mai sottovalutare l'importanza di un convivio, di un invito o di un pasto condiviso.

 Una volta a tavola un Tale ha rivelato che sarebbe stato tradito da uno degli uomini che lo avevano seguito e che era seduto a mangiare lì accanto a lui: "Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto".

 Al banchetto di nozze di Peleo e Teti, la dea della discordia Eris ha lanciato il pomo dorato con incise le parole "Alla più bella" sul tavolo, per vendicarsi del mancato suo invito alla festa. Da lì si è arrivati alla guerra per la presa di Troia.

 Il ricco banchiere senese Agostino Chigi era rinomato tra i contemporanei anche per gli splendidi banchetti allestiti nella Villa Farnesina, durante i quali i cibi erano serviti su piatti d'oro e d'argento. A fine pasto i commensali erano invitati a gettare tali piatti nel Tevere...dove erano nascoste delle reti, che restituivano poi i preziosi oggetti.

 Camillo Benso conte di Cavour, dopo aver respinto l'ultimatum dell'Austria la sera del 29 aprile 1859, affermò: " Oggi abbiamo fatto la storia e adesso andiamo a mangiare".

 Ora capite il mio dispiacere per un rifiuto e la mia gioia sincera per un consenso positivo.








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