sabato 21 marzo 2020

IL SILENZIO DELLA BLOGGER

 Sono passati giorni senza articoli.
 Sono passati giorni senza mie stupidaggini o riflessioni, senza giochi di parole o piccole confessioni, senza queste pagine di strambo diario di bordo.
 Non ho avuto l'istinto di scrivere, non ho sentito il bisogno di tediarvi, non ho ritenuto opportuno affollare i social con altre mie fesserie.

 Ho ascoltato, ho letto, ho confrontato: in giro ci sono tanti pareri concordi, discordi, tangenti e secanti, alterni esterni ed interni, per usare un linguaggio matematico che non mi appartiene.
 Siamo immersi in un momento difficile, ognuno vuol dire la propria: si lanciano appelli, si esaltano teorie, si sciorinano numeri, si interpretano diagrammi e curve, si ammoniscono i comportamenti degli altri, qualcuno si scalda ed esce dalle righe dell'educazione.

 E poi, difficile la convivenza, chi può negarlo?
 La famiglia, il bene più prezioso certo, tutti insieme appassionatamente, gomito a gomito, fornelli a fornelli, balcone - cucina e ritorno...
 Dura così.

 Intanto ci sono intellettuali che gridano alla violazione delle libertà personale e al pericolo che stiamo correndo di imbavagliamento: sembra che qualcuno stia prendendo troppo potere, stia diffondendo panico ed eserciti troppe pressioni.

Art. 13 
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria.

Art. 21
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

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