mercoledì 20 luglio 2022

UNA MAMMA...RADIOSA?

  Leggo certi accostamenti di termini che mi procurano orrore, pelle d'oca e, se possibile, reflusso.

 Sui social, naturalmente, donne dello spettacolo, che esercitano una notevole influenza su noi comuni mortali, si ritraggono in pose meravigliose, abbigliate e truccate, appena divenute madri. Splendide, attente, vive: ma quando mai! Quello signori è il loro lavoro, la quotidianità, la loro storia per tirare avanti il carretto. Mamma radiosa nella realtà non esiste. 

Ho conosciuto e conosco mamme stanche, sfatte, sovrappeso, isteriche, preoccupate, orgogliose, ritardatarie, assonnate, pimpanti, belle, brutte, giovani, vecchie, confuse, svezzate, sporche, creative, colorate, stucchevoli, fissate, vegetariane, carnivore, obese, anoressiche, sfinite, addormentate, cariche, scariche, divertenti, noiose, affamate, filosofiche, ripetitive, morbose, tirchie, classiche, moderne, marine, montane, avare, nobili, plebee, competitive, sportive, spilorce, pigre, apatiche, vendicative, timorose, bianche, abbronzate, macchiate, spiegazzate, baffute, pelose, morbide... e tanto altro, ma certo mai radiose, specialmente al primo parto quando l'ansia prende alloggio accanto alla donna.

 E poi il resoconto che ci serviva per sentirci esseri superiori esternato da una donna incinta che ha pensato bene di incoraggiare le altre in stato interessante, gravide, con il pancino scegliendo tra i tanti participi passati quello del verbo svaccare, la lezione di grammatica che mancava.

 Per piacere, togliete il supporto, togliete il vostro consenso a questi esempi di intelligenza umana, vi prego.

Evviva le donne imperfette.

 In foto la mia ortensia che avevo dimenticato di innaffiare.


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