domenica 27 luglio 2014

IN VETTA AL CIMINO... e sotto il Palazzo Comunale

La giornata di sabato 26 luglio è iniziata, culturalmente parlando, alle 10:30 al parcheggio della Faggeta, come da programma. Peccato che non ci fosse nemmeno un cartello o una X per il ritrovo e la partenza verso la vetta. Per noi compaesani individuare il gruppo è stato semplice, un po' meno per i forestieri. Un buon numero comunque, anche se ho dovuto registrare con rammarico ancora una volta la forte presenza esterna, piuttosto che interna. La visita guidata, la spiegazione degli scavi, dei risultati ottenuti e delle aspettative storiche fatta dal professor Cardarelli ci ha ripagati ampiamente della pioggia presa e del freddo sofferto. Mio unico cruccio l'assenza dell'opposizione politica alla giunta attuale, con un'unica giovane eccezione, come se i ritrovamenti e le scoperte della Soprintendenza fossero competenza della maggioranza e non vanto e tesoro di tutta la popolazione. Se e quando cambierà governo cittadino questi signori cadranno dalle nuvole? Non si può far finta che non esista una tale realtà culturale, universitaria, di studi e impegno, tanto più che si è così concluso il mese di lavori per il sesto anno consecutivo, bisognava rendere doveroso omaggio alla Scienza e al Sapere, indipendentemente dalla bandiera.
Nel pomeriggio invece l'appuntamento era fissato all'ingresso dell'Antiquarium, cioè di uno spazio espositivo labirintico sottostante il Palazzo Comunale. Ci siamo riuniti in tanti, sempre i soliti noti, in attesa dell'apertura del grande portone di legno scuro. Una pecca gravissima che è saltata subito agli occhi degli astanti, non solo ai miei purtroppo: a destra dell'entrata un grosso vecchio tubo di scarico di acque nere, che scende lungo la parete, è crinato o comunque non perfettamente sigillato, per non parlare di erbacce ed escrementi di volatili. Il nuovo spazio espositivo è interessante, abbellito da pannelli esplicativi colorati e ricchi di grafici, tirato a nuovo, fresco naturale, ma in tutta sincerità non mi piace la presentazione dei reperti posti troppo in basso, scomodi da ammirare e da confrontare, né trovo appropriati i cartellini che definiscono il reperto, troppo piccoli e poco evidenti, anzi si fa proprio fatica a leggere il tenue inchiostro.
Non posso che ringraziare chi si è comunque impegnato a organizzare la giornata di studi e l'apertura dell'Antiquarium, in particolare la meravigliosa bibliotecaria signora Evangelistella, c'è molto da compiere, non mancano certo la forza e la grinta.
Buon lavoro, ad maiora!








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