lunedì 21 luglio 2014

Beni naturali?

In estate è obbligatorio uscire presto di casa per "allenarsi": passeggiate lunghe più o meno comode che ti permettono di apprezzare la verde e profumata campagna, il giro signorile della domenica praticato però con scopi anti-cellulite, che non prevedono il dolce premio finale in gelateria, ma anche l'arrampicata alle falde collinari su su fino in cima per chi ha fiato o "fino a metà costa" per chi come me non ne ha.
In questi giorni per chi affronta l'erta salita attraverso il tortuoso percorso naturale a sassi e ghiaia, territorio in cui regnano quasi incontrastati i cinghiali, c'è in premio la visione degli scavi archeologici universitari in vetta al Cimino, veramente interessante.
Affronto questo duro compito con la mia amica che deve partire a breve per la montagna, per veri percorsi con forti dislivelli di altitudine, che comportano fatica e buona respirazione, ma che ti ripagano con una visuale a 360° a dir poco meravigliosa, testuali parole.
Purtroppo per noi però quello che incontriamo non ha nulla di invidiabile: la solita inciviltà che da qualche tempo a questa parte è tema di accese discussioni cittadine.
L'immondizia occupa spazi di ristoro dove è possibile fermarsi a bere acqua fresca di sorgente, quella buona per cui vale la pena alzarsi di buon mattino, ma anche il sentiero che rimane nascosto agli occhi di chi sale in auto.
Si trova di tutto un po' e questo non è colpa dell'amministrazione o degli addetti alla raccolta, ma di quei signori che preferiscono caricarsi in macchina ciò di cui vogliono disfarsi per abbandonarlo tra gli alberi, piuttosto che recarsi all'Eco-centro.
Pessima abitudine.







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