venerdì 3 luglio 2015

GLI INGLESI CI OSSERVANO

 Ho avuto il piacere di conoscere un'affiatata coppia, inglese lei italiano lui, che dopo quarantacinque anni di matrimonio due figli e due nipoti all'estero, ha deciso di dimorare nel nostro Paese, terra natia di lui, in una casa di proprietà nel centro storico, comoda e arredata con gusto semplice.
 Questi signori hanno lavorato sodo per tutta la vita e oggi si possono godere una meritata pensione in sterline, che spendono senza troppe lamentele. Hanno stretto tante nuove amicizie qui, internazionali, e hanno ritrovato compagni di scuola e di gioco, alcuni emigrati da giovani loro stessi e poi ritornati.
 Il signore, che come si dice non ha peli sulla lingua, non perde occasione per farmi notare ciò che non va o va male nella nostra comunità, con occhio critico e distaccato e immancabilmente ha ragione, non ho potere di replica.

 L'osservazione più importante riguarda i bambini, che vengono coperti e tenuti al caldo per non prendere il raffreddore, subito asciugati all'uscita dalla piscina, dal lago o simili dalle mamme iperprotettive, che però poi omettono di allacciare le cinture o sistemarli nei seggiolini-auto appositi per la loro sicurezza su strada. Anzi peggio, i pargoli siedono nel sedile anteriore liberi o addirittura in piedi appoggiati al cruscotto o sporti dal finestrino.

 Non è facile avere delle indicazioni, non sono esposti orari di autobus o treni nella piazza centrale, occorre per forza arrivare in Comune o alla stazione, se si conosce la strada. Molti turisti non lo sanno e vagano da passante a passante con la speranza di un aiuto, che in inglese pochi offrono (colpa del francese scolastico ai miei tempi!). Questo mio amico si è messo a disposizione della popolazione tutta per un ufficio-informazioni e mi ha assicurato che un altro pensionato sarebbe disposto come lui, per la lingua tedesca addirittura. Stanno aspettando fiduciosi notizie dalle autorità.

 Altra pecca: ha da poco chiuso l'ultimo negozio di ottica, in paese non si può più aggiustare neanche la montatura degli occhiali, bisogna andare in uno dei centri vicini, piccoli, ma forniti senza recarsi per forza nel capoluogo.

Sabato, durante la manifestazione nel bel giardino, fresco, comodo e aperto gratuitamente, mi ha chiesto perché c'era poca partecipazione di pubblico, considerando anche il fine benefico della giornata.
Capita.


Nessun commento:

Posta un commento