venerdì 3 luglio 2015

CAFFEINA, AL CORSO: SORIANO C'E'

 Il centro storico di Viterbo, di solito tranquillo, con la grande manifestazione di questi giorni ha ripreso vita: c'è movimento, quasi fermento, non è solo colpa dei saldi che partiranno domani, ci sono stand e gazebo e al Sacrario  si frigge di tutto. Il pubblico si può prendere anche per la gola.
 Ho partecipato a due incontri, uno di seguito all'altro, organizzati nella signorile sala privata del Grande Caffè di via del Corso; ho partecipato perché si parlava del mio Paese, di due realtà presenti, nuove e accattivanti.
 Completamente diverso però il risultato finale: mentre la prima conferenza è stata orchestrata da due esperti spigliati e sicuri più un acuto lettore, che hanno loquacemente intrattenuto i presenti, la seconda ha visto sul palchetto tre giovani molto emozionati, che hanno velocemente concluso la loro presentazione, lasciando il campo a un video.
 Devo innanzitutto ringraziare tutti i conferenzieri e gli organizzatori, che mi hanno accolta e salutata cordialmente, vi assicuro che non capita molto spesso, anzi alcune volte mi si scansa.

 Poi vorrei sottolineare anche in questa occasione e con più forza che le persone che portano il nome del mio Paese agli onori della cultura sono, per la maggior parte, esterni, non autoctoni, che per scelta ben ponderata di lavoro o di altra natura hanno deciso di risiedere nel limitato contesto urbano, lavorarvi e investire forze e denaro. Solo per questo sono da ammirare e ringraziare.

 Si è parlato di pimpinella, porcacchia, Paese di Bengodi, tombe etrusche cadute quasi in rovina, ma anche di percorsi attrezzati, didattica, cinghiali e molto altro: tutto dal nostro piccolo Paese, c'è da esserne fieri!




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