martedì 28 luglio 2015

MA LUI DOV'È?

 Questo articolo nasce non solo dalla mia impostazione cattolica, ma soprattutto dall'alta considerazione che provo per il sesso femminile, specie dopo la riproduzione.

 Qualche tempo fa ero in farmacia, è entrata una giovane e bella signora, spigliata e ben curata, si è guardata intorno furtiva e, constatando che erano presenti solo donne, ha tirato un sospiro di sollievo e ha cominciato a parlare.
 Nella notte tra il sabato e la domenica aveva avuto un rapporto sessuale occasionale, intenso ma non programmato senza accorgimento alcuno. Temeva per un inizio di gravidanza, pur calcolando vicino il ciclo mestruale, era preoccupatissima e confusa e non sapeva come "porre un rimedio" dato che era già martedì mattina.
 La dottoressa le ha iniziato ad illustrare modalità ed effetti collaterali delle famose pillole del giorno dopo, che ho scoperto essere in commercio di diversi tipi, prezzi e dosaggi.
 La signorina visibilmente agitata contava le ore già trascorse, ripeteva come una nenia le domande su costo ed efficacia. Nel più grande imbarazzo il farmacista, che aveva fatto capolino dal retro, si è eclissato, noi in ascolto guardavamo la sventurata con infinita tenerezza e compassione, fino a quando ha scelto la cura con un'efficacia più lunga, quella che copre le settantadue ore successive all'incontro.
 In tutta questa apprensione ed incertezza dove sta l'altra metà del cielo? Pochi momenti di intimità, di passione, senza neanche prevenzione e tutto è finito, le conseguenze lasciate interamente alla donna, illusa e magari innamorata.

Altro caso, altro paese, altra situazione stesso problema.
 Di ieri una notizia che mi ha lasciata senza parole: una ragazza è incinta, vuole tenere il bambino, ma il fidanzato è contrario, discussioni, liti e l'accordo finale; quando il figlio nascerà sarà riconosciuto, ma non avrà una famiglia tradizionale: lui non vuole neanche la convivenza.
 Spero vivamente cambi opinione.





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