lunedì 13 settembre 2021

E FU SERA E FU MATTINA, PRIMO GIORNO

 Primo giorno di scuola, praticamente un successo.

 Siamo arrivati presto presto in sede, tutti noi docenti carichi di ansia per ingresso scaglionato, controllo pass, saluto ai genitori, ritiro delle deleghe, uscita sorvegliata, pulmino - a piedi - da soli - con un adulto e sto.

 C'era già Sabrina ad aspettarci, saluto e neanche il tempo di una rimpatriata da dover controllare elenchi, registri, LIM, pc, biblioteca, materiale dallo scorso anno. E come assorbiti in un vortice di emozioni e ricordi, sorrisi e saluti arrivavano i ragazzi con gli accompagnatori. Prima un gruppo, poi i pendolari, prima i grandi poi i piccoli e in classe distanziati in banchi singoli e mascherina protettiva.

 I più carini sempre quelli di Prima, i nuovi, i piccoli emozionati e attenti, gli unici che quando componi una domanda non alzino lo sguardo al cielo, non si grattino il naso o distolgano lo sguardo sul risvolto dei pantaloni o le scarpe da pulire.

 Anche la Seconda non male: effervescenti, caciaroni, voci sovrapposte nel rispondere, prese in giro bonarie.

 E la Terza? Addormentata un poco, sonnacchiosi, sguardo fisso. Sono cresciuti, non tanto fisicamente quanto nell'umore serio e composto, attenti a non mostrare il fianco alla battuta, loro grandi e navigati nel mare dell'attesa dell'ultimo anno, dello sforzo finale. Abbiamo assaporato ad alta voce il capitolo di Mio fratello insegue i dinosauri, in cui Giacomo racconta il suo orale degli esami, una forma di buono auspicio.

E le letture estive? Sembrava che non ci fossero libri nelle vicinanze, invece poi piano piano sono sbucati fuori, timidi, alcuni in carta e copertina, altri dai racconti dei dispositivi lasciati a casa: La fattoria degli animali, Anna, Achille, Le dee reincarnate, I giochi...

 E la borsa da cui sono usciti tanti nuovi arrivi per la biblioteca scolastica? Mai alcun regalo fu meno gradito, manco i fumetti hanno degnato di uno sguardo.

 Devo escogitare qualche sortilegio letterario, un paio di miracolose lezioni che donino nuova vita alle storie narrate.

Sia la luce!

E la luce fu. 

Dio vide che la luce era cosa buona 

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