mercoledì 13 agosto 2014

Beata ignoranza, ho scoperto un altro interessante artista

Che fossi ignorante, ne ero certa, che conoscessi pochi artisti, strasicura e così tutto martedì 12 agosto sono andata da un punto all'altro del centro storico del mio paese natio per gustare dal vivo tanta "carne sul fuoco" artistica, con la certezza che non sarei certo rimasta delusa.
E infatti tra amici pittori, creativi fotografi, incantevoli pittrici ed esperti attempati, ho avuto l'occasione di stringere la mano e ottenere l'autografo di un pittore a me sconosciuto, fino ad oggi appunto. Si tratta di Leonardo Caboni, sopraffino interprete di giochi della mente, pulsioni, emozioni ferme, bloccate, enigmatiche.
Lavora di fino, utilizza anche la lente d'ingrandimento per certi particolari e così pensa che per leggere i suoi quadri serva un'analisi ravvicinata e ponderata. Cinque sue opere sono esposte in una chiesina del centro storico, facilmente accessibile, accogliente perché raccolta e intima.
Un'occasione ghiotta per tutti, esperti e meno esperti, perché i soggetti sono facilmente comprensibili per un primo piano di lettura, poi per gli specialisti arriva l'impegno e l'analisi minuziosa, particolare e certosina proprio come il lavoro che sta dietro ad ogni opera.
Grandi vedute aeree, spazi aperti da architetture perfette e squadrate, piccoli animali, farfalle come passerotti, la figura umana in disparte o anche assente, ma sempre richiamata da particolari, accessori o messaggi. Quanta maestria, quanta passione trasuda da questi quadri, spero di avere altre buone occasioni per confrontarci, discutere di arte e di lavoro.

L'ATTESA


SAN DOMENICO

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