giovedì 13 novembre 2014

LA VERGINE CUCCIA, OGGI COME ALLORA...

  1. Ora [la donna] si ricorda del giorno,
  2. oh giorno crudele! in cui la sua bella
  3. cagnetta educata dalle Grazie,
  4. giocando come un cucciolo, il piede
  5. del servo villano con il dente d’avorio
  6. morsicò leggermente: e lui, sprezzante,
  7. le diede un calcio con il piede sacrilego: e lei
  8. rotolò per tre volte; tre volte le si scompigliò
  9. il pelo, il naso umido e delicato respirò
  10. la polvere secca della terra.
  11. Quindi mettendosi a guaire, sembrava
  12. dicesse ‘Aiuto’; e dai soffitti dorati
  13. rispose a lei Eco impietosita:
  14. dalle stanze più basse i servi preoccupati
  15. salirono; e dalle stanze dei piani superiori
  16. le damigelle pallide e spaventate accorsero.
  17. Arrivarono tutti: il viso della tua Dama
  18. fu spruzzato con alcune essenze;
  19. si riprese alla fine: era scossa da
  20. ira e da dolore; gettò degli sguardi fulminei
  21. al servo; e con voce flebile
  22. chiamò ben tre volte la cagnolina: questa
  23. le corse incontroa suo modo sembrò
  24. che le chiedesse vendetta; e tu avesti la tua
  25. vendetta, cagnetta alunna delle Grazie.
  26. Il servo empio tremò; e con gli occhi rivolti a
  27. terra ascoltò il suo licenziamento. Non gli
  28. valse aver lavorato vent’anni, non gli valse
  29. il rigore alla segretezza; invano lui
  30. pregò e chiese perdono; se ne andò nudo
  31. spogliato dalla livrea che era un simbolo
  32. di distinzione dal volgo. Invano cercò un altro
  33. posto di lavoro; e le damigelle pietose
  34. inorridirono, ed odiarono l’autore dell’atroce
  35. misfatto. Il misero si accasciò con i figli tristi,
  36. e con la moglie ormai vestita di stracci
  37. al suo fianco, sulla via chiedendo inutilmente
  38. l’elemosina ai passanti:
  39. e tu piccola cagnolina, divinità placata
  40. da un sacrificio umano, camminasti superba.
Questa è una parte del "Giorno" di G. Parini, parafrasata.

Niente di più attuale, anche ai nostri giorni, anche per me, in uno dei tanti momenti che vivo lavorando a contatto con persone che non la pensano esattamente come me.

E tremo all'idea.

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