martedì 21 luglio 2020

TRA ALTI E BASSI

 Le giornate di luglio scorrono via lente, sonnolenti quasi: sono disoccupata, ufficialmente e questo status mi opprime il morale.
 Il non avere un'occupazione propriamente detta, che mi riempia la giornata e non mi lasci tempo per quei film mentali che tanto mi schiacciano è una quotidianità che mi soffoca: qualsiasi impegno viene ben accetto, anche Cenerentola, anche la signorina Rottermeier, anche Mary Poppins, purché si risollevi la dignità personale, per cui non sorgono problemi se vuoi acquistare qualcosa, se chiedi un finanziamento, se vuoi pianificare una piccola vacanza, se organizzi una festa di compleanno.
 Mi capita così di scivolare nell'apatia sensoriale e di sentirmi piccola ameba nel vuoto cosmico o, peggio, entità invertebrata sola contro il mondo, specie se poi capita tra capo e collo la tanto attesa svolta mediatica.
 Passano così le mie giornate, tra sogni di gloria di un libro mai cominciato sul serio, progetti rudimentali di evasione dalla realtà, servizio taxi familiare, messaggi struggenti alle malcapitate amiche, che ancora non ho capito come facciano a sopportarmi, specialmente il mio angelo custode.
 Le emozioni mi travolgono, non riesco mai a rimanere indifferente alla vita degli altri nel bene e nel male, sia essa social connessa, fotografata, condivisa, evanescente, vera o presunta, solare o ritoccata, condivisa o solo sospirata, sono fatta così da quasi quarantacinque anni, già.
 Poi arriva il gruppo delle Fatine del sorriso, in cui ti ritrovi a organizzare qualcosa di buono, di speciale nel giro di poco tempo: idee contrastanti, più o meno fattibili, condivisibili, un piano A/B/C, punti di vista da valutare, magari davanti ad una torta alla ricotta, sul balcone col vento sferzante in cerchio attorno al tavolo con tanto di raccoglitore di fogli colorati, disegni e grandi prospettive. Scriviamo un libro? Non me lo dovete chiedere, le mie parole sono a vostra disposizione, sempre.

 Ecco, attraverso così i miei stati d'animo: dal sentirmi una nullità perché disoccupata e poco utile alla famiglia, a grande scrittrice dal nobile animo che ha tanto da raccontare al mondo, se solo il mondo si accorgesse di questa esistenza.
 Qualcosa si sta muovendo.




Nessun commento:

Posta un commento