sabato 1 febbraio 2014

Il bello dell'arte l'arte del bello con Alessia Clementi

Sono stata ricevuta da Alessia nella sua abitazione (che è anche
laboratorio e galleria) ben curata e raffinata, calda e accogliente,
abbellita con veri oggetti artistici-complementi d'arredo unici, frutto
del lavoro instancabile della padrona di casa. Questi manufatti, i
complementi d'arredo che abbelliscono e ingentiliscono l'ambiente
familiare e domestico, sono già oggetti con una loro dignità artistica.
 Mi sono state offerte quella gentilezza e quella cortesia che ti
aspetti per le vecchie amicizie, per quegli incontri rari e a lungo
ricercati. In questo ambiente che trasuda eleganza e raffinatezza
Alessia si immerge nel suo lavoro e crea.
 Abbiamo avuto una conversazione amabile e piacevole con scambio di
impressioni e pareri su tante questioni sociali, familiari e
naturalmente artistiche.
 Il suo talento è evidente, lampante direi: è un'artista eclettica che
sprigiona tanta energia contagiosa, quella propria di che vive
intensamente ogni momento della vita. Pochi e semplici gli strumenti che
utilizza, perché è la maestria, è la capacità che fa la differenza.
 Movimento-corsa-correre-
frenesia-velocità-punto: quando ci si pone di
fronte ad un acquerello color seppia tutto si ferma, si blocca, è un
momento magico, infinito da assaporare e gustare.
 Alessia riesce a creare un'atmosfera d'altri tempi: come davanti ad una
grande fotografia, in cui è bloccata la magia di un incontro, di una
scoperta, di un particolare. La sua opera ti placa lo spirito, ti
riconcilia con la società, ti piace, ti commuove, ti fa riflettere e
pensare, ti fa credere che un altro mondo sia possibile.
 Non si trovano corpi sfacciatamente nudi, volgarmente esibiti,
provocazioni volutamente polemiche e vuote, nessuna violenza,
manifestazione di ira, cattiveria o malvagità, ma l'intima complicità di
due bambini che scoprono il mondo alla luce di una candela.
 L'occhio corre veloce sulle dolci linee curve, punto di incontro e di
equilibrio tra luce e ombre.
 Molti sono naturalmente i richiami storici, come i pittori fiamminghi,
come la meravigliosa prospettiva del Cristo morto di ispirazione
mantegnesca, intrisa di pietas ed equilibrio rinascimentali.
 Da questi acquerelli color seppia emergono figure di giovani donne,
intente nel loro lavoro quotidiano semplice, ma allo stesso tempo
importante; c'è tenerezza, dolcezza e amore per ciò che si crea e si
produce.
 Questa signora della pittura merita il nostro plauso, il nostro
interesse; nella quotidiana corsa di un'esistenza nervosa e frenetica
fermarsi davanti un quadro di Alessia porta solo benefici, non può che
far bene alla mente e allo spirito.

artintheworld.altervista.org/art_in_the_world/Clementi_Alessia







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