giovedì 19 ottobre 2017

ASCOLTA IL MIO CUORE

 E allora è successo, ho una cattedra tutta mia fino alla fine dell'anno scolastico, esami compresi, e mi sento bene! Motivata, determinata a dimostrare che valgo qualcosa, con mille idee da portare avanti, così che riesco anche a creare una certa confusione e panico generalizzato tra quei poveri studenti che mi vedono entrare in classe con una sporta di libri, di ogni genere, anche non attinenti alla materia prevista quel giorno.
 Capita, capita quando strada facendo sorgono problemi, dubbi, qualche piccola cattiveria da parte dei ragazzi e, come sempre, dei loro genitori perché - voi lo sapete bene come la penso - la colpa é sempre di noi genitori che esercitiamo la patria potestà sugli adorabili pargoli indifesi e sonnacchiosi fino al raggiungimento dell'età adulta, ergo per tutti gli anni delle superiori...

 Isolamento? Succede.
 Pregiudizio? Ci sta.
 Anoressia? Lampante.
 Scarso amor proprio? Inevitabile.
 Amore e sesso? Iniziamo sempre prima, ahimè!

 Ecco perché adoro insegnare italiano: un continuo scambio di idee, letture, opinioni, pagine adatte a metter a proprio agio i giovanotti atletici, le carine, le sfigate, gli indecisi, i timidi, il bullo, la secchiona e il belloccio. Esercito da tre settimane e già abbiamo preso di petto San Francesco e la sua rinuncia a tutti i beni familiari a favore dell'Amore della Natura - voi che fareste? Il cacciatore di aquiloni, che mi ha rubato il cuore dell'Amicizia; Foscolo mio - che proprio non si riesce a digerire, figuriamoci ad imparare a memoria; Bianca Pitzorno e "Ascolta il mio cuore" - come ho fatto a vivere senza? E i miti, ce ne dimentichiamo? Meravigliosi, da Eco a Persefone; favole e fiabe che è una bellezza...
 Chissà se sarò in grado? Mi assillano mille dubbi, il programma mi rode il fegato, le scadenze mi martellano il cuore, la grammatica è oramai all'ossigeno abbandonata dalle H e dalle doppie, che sono fuggite in cerca di estimatori...
 Spesso penso di non essere all'altezza, di qualificarmi come apprendista insegnante, sull'orlo di essere smascherata come incapace a sostenere il patrio idioma e pensare che manca ancora tanto al padre Dante; Virgilio mio guidami tu!

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