giovedì 19 ottobre 2017

AMORE FORZATO

 In classe abbiamo letto e commentato uno dei miti più conosciuti e riprodotti della storia, la metamorfosi della povera Dafne: dolce fanciulla libera dei boschi insidiata e inseguita da Apollo fino allo sfinimento, salvata dalla benevolenza degli dei con la trasformazione in alloro - o lauro che dir si voglia.
 Ecco, selvaggi misogini questi Greci, quelle povere fanciulle sotto le grinfie degli dei, a cui poco potevano opporsi, mortali indifese loro; culla della filosofia, della democrazia e dell'Arte, la Grecia però annienta la donna, la riduce al silenzio e all'anonimato, tanto che in letteratura si studia di Saffo e tra i migliori personaggi si ricorda Elena di Troia, per la sua rara bellezza.
 Non parliamo di Pandora.
 Non sembra sia cambiato poi tanto in duemilacinquecento anni di storia: le donne ancora devono dimostrare il loro valore e le loro capacità, magari morbide, accondiscendenti, per non rischiare la vita. Però non accetto l'attuale modo di denuncia postuma, a distanza di lustri, di presunte violenze consumate in camerini di grandi personaggi: magari le pulzelle non avevano ben calcolato le richieste, ma perbacco i loro genitori, i parenti tutti? Mai accettare la violenza, mai; ma ritornarci a fine carriera... Quante grandi attrici hanno purtroppo iniziato sotto l'ala non proprio casta e pura di registi colossali? Quante sono scese a compromessi con i grandi nomi del cinema e della televisione? Perché indossare la maschera del perbenismo, dello scandalo e del nonlosapevo?
 Confesso che non é stato semplice il discorso con i bambini, giovanissimi e non maliziosi: per loro ancora netto il Bene e il Male, l'Amore e l'Odio, come raccontargli del femminicidio? Orribile neologismo che vorrei cancellare, non esiste proprio, basta e avanza il termine omicidio.
 Uccidere per amore non può essere compreso.
 Parallelismo più leggero e lieve: in amicizia, c'è chi si dispera per entrare nelle grazie di qualcuno che, invece, proprio non ne vuol sapere di quella compagnia; perché ci struggiamo nell'eterno ed inutile inseguimento di chi non ci vuole e invece snobbiamo chi ci adora?


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