sabato 29 agosto 2015

COSA C'E' DA FARE?

 Che non sia sempre divertente vivere in un piccolo centro collinare, distante almeno un'ora di macchina dal mare, è realtà nota e risaputa.
 Che i paesani siano tipi ipercritici e poco avvezzi ai complimenti, è questione annosa e appurata.

 Nonostante tutto, ci vivo e ci vivo bene e, notizia sconvolgente, non mi annoio, né io né la mia piccola e rumorosa famiglia.
 Al paesello, l'unione delle forze di due parrocchie e della ludoteca comunale ha prodotto sei settimane di campi solari; in biblioteca ci sono incontri-attività culturali tre volte a settimana; il maestro della banda comunale si è messo in gioco il sabato pomeriggio per lezioni a giovani musicisti e per coraggiosi pesciolini tanti i corsi di nuoto in piscina. Queste sono solo alcune delle attività estive, un paio addirittura gratuite.
 E' nota la mia adesione al Comitato Festeggiamenti per il Santo Patrono, un anno di lavoro e impegno anche economico, che mi ha lasciato tanta soddisfazione e un bel gruppo affiatato.
 Ogni settimana si può partecipare ad uno spettacolo pubblico gratuito, spontaneo, scoppiettante, danzante, teatrale, al parco o in piazza, per non parlare delle processioni e dei riti sacri.
 Esistono varie associazioni, confraternite, gruppi rionali che cercano continuamente volontari per organizzare e mandare avanti feste, sagre, appuntamenti annuali laboriosi che mettono a dura prova la coesione del gruppo.

 Meditate gente, meditate e prendete parte ai giochi - non troppo spesso però, altrimenti vi diranno che non vi fate mai da parte e che non perdete occasione per mettervi in mostra.

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