domenica 2 agosto 2015

Grande guerra, grande manifestazione

 Ho visto del buono oggi in un vicolo della Rocca, un lavoro di squadra, per quanto il direttore d'orchestra sia uno di loro, tanti artisti insieme, riuniti sotto un unico pannello, alla fine di un ristretto, ma significativo percorso espositivo. Il tutto ancora una volta en plein air, tra i muri antichi del rione più antico e oggi più dimenticato.
 Gli interventi sono stati precisi e per niente noiosi: non ci si deve autocelebrare, l'impegno sta nel non dimenticare e nel trasmettere ai giovani quanto hanno pagato quegli italiani al fronte; a mio modesto parere, ogni artista ha gli strumenti per esprimere il proprio animo inquieto, il sentire intimo e le dure condizioni di vita. Si vive di e per gli ideali siano essi politici, economici, di lavoro, esistenziali e i maestri d'arte si possono incaricare di dar voce alla cultura, al pensiero, al ricordo e alla celebrazione. Non si tratta di una passerella di moda o di un soluzione per chiudere la settimana, cominciamo a riflette, come ognuno si possa impegnare per la divulgazione e l'accoglimento di idee ancora attuali e vive.












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