venerdì 18 gennaio 2019

SULLA STRADA DELLA LEGALITÀ

 Si incontrano ottimi esempi, anche a scuola!

 Dopo l'incontro con don Coluccia, illuminante per capire la forza e la determinazione di una persona che vuole aiutare chi è in difficoltà, questa mattina i nostri ragazzi divisi per classi parallele hanno avuto modo di interagire con la Legge, che qui al paesello è la divisa del maresciallo dei carabinieri Lonero.
 Più di un'ora di consigli, di leggi, di esempi estrapolati dalla vita vera, quotidiana, dall'attività sul territorio del Comandante e del suo gruppo. Quali sono i problemi da affrontare, i reati che interessano questi ragazzi che stanno per compiere quattordici anni? Sicuramente l'uso e lo spaccio di sostanze - e badate bene di non distinguere tra droghe leggere e pesanti, perché gli effetti neurologici alla lunga sono comunque devastanti - l'uso e l'abuso di alcool; assuefazione e dipendenza, i veri drammi del nostro tempo.
 Cosa significhi spaccio, ora è più chiaro; non si tratta di agire da spia o di rivelare il nome di un amico, ma si parla di veleno, di morte e dell'enorme giro di denaro illecito: arrivano enormi quantitativi di sostanze sul territorio nazionale, difficile da conteggiare, la domanda è molto alta, perché c'è grande richiesta già a partire dalla giovanissima eta e questo non è un primato di cui andare fieri né da sottovalutare; il Comandante porta esempi pratici agli studenti, come i casi di overdose in una percentuale altissima nel nostro piccolo Comune.
 Cosa indica la Legge? I ragazzi devono rendersi conto della differenza tra reato amministrativo e penale: quello legato alla droga rimane nella nostra vita per sempre, come una macchia, come un segno indelebile. Da grandi, accedere ad un lavoro statale potrebbe rivelarsi impossibile, perché tanti giovani vincitori di concorso vengono respinti se in famiglia risultano segnalazioni penali anche a carico di un fratello, ad esempio.

 Vivere nella legalità, essere educati al rispetto delle regole: si comincia dalla famiglia, si affianca la scuola, quindi le altre agenzie educative come le società sportive: questa è la vita dei nostri figli, dove ruota quotidianamente la loro esistenza; nessuno si senta escluso, nessuno demandi ad altri certi rimproveri, ognuno di noi adulti è tenuto a fornire il famoso buon esempio; altrimenti a che servirebbero certi incontri? Un seme lanciato tra le rocce e non su terreno fertile.

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