giovedì 5 settembre 2019

VACANZE LUNGHE O VACANZE GRASSE?

 Dubbio amletico più che lecito: argomento di confronto con mio marito, per esempio.

 Questo il tema: a parità di soldi da spendere, naturalmente, meglio investire in comodità e riposo, coccole e sfizi, oppure preferibile rimanere bassi e allungare le vacanze anche di un solo giorno?

 Questi i punti: potrei accontentarmi di un volo economico con una compagnia "sconosciuta", di un viaggio in treno in seconda classe con più fermate o più scomodo, di una sistemazione in un albero decoroso ma non eccezionale, meno aperitivi - gelati - birre - stuzzichini - pizza invece del ristorante, per risparmiare qualche soldo e investirlo in altre voci, piuttosto che scegliere la merenda, gustare pesce, cercare la specialità ad ogni pasto...

 A me piace anche la formula dell'abbondante colazione, che ti permette di stare ben sazio fino a tardi, girare e scoprire per poi sedersi a cena, non ho problemi a saltare il pranzo o a sostituirlo con un cono gelato o qualcosa del genere...

 Altro punto di vista: si lavora sempre, ci si concede un breve periodo di riposo, che sia almeno vero e viziato, quindi ben vengano sedute al locale in per uno spritz, per esempio, ma anche il menù più ricco o la ricercatezza del cuoco.

 Se uno va in vacanza per risparmiare, tenere gli scontrini, tirare i conti: allora di che riposo si tratta?

 Ma se non sconti e rinunci, addizioni e sottrai, non cerchi l'occasione, eviti lo stravizio, allora come si riesce a quadrare il sacco familiare?

 E voi, che pensate?

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