venerdì 7 febbraio 2020

A COSA SERVE SCRIVERE, SUI SOCIAL O ALTRO

 Ecco una domanda che mi è stata rivolta a proposito del mio blog, dei miei articoli, della mia attività "culturale": a cosa serve? Cosa hai ottenuto? Meglio altra attività, altro modo, specie se non sei nessuno.

 A niente, probabilmente a nulla: i miei miserrimi articoli non nascono certo dalla penna di un Mieli, di un Gramellini, di un Calabrese, ci mancherebbe. Povera ignorante io, semplice insegnante di lettere della sperduta provincia viterbese, con la pretesa di narrare la vita quotidiana, le battaglie, le offese, le lacrime, il dolore, le lotte, le amicizie, le letture, le scoperte, gli incontri, le emozioni, le sensazioni di una quarantenne.

 Non faccio solo questo nella vita, ci tengo a confessarlo: non scrivo solo, no; però l'unico modo per informare gli altri, metterli al corrente di ciò che succede, magari allertarli su un qualche problema, chiarire una situazione, accendere un faro che illumini un punto buio, pubblicizzare un evento o un'attività, ringraziare chi mi aiuta o chi mi suggerisce una via d'uscita, esaltare una buona azione o smascherarne una cattiva, per me è scrivere.
 Scrivere su questo blog, redigere quasi quotidianamente un diario di quanto ruota attorno a me.

 Comunque ci provo, nel mio piccolo; lo chiamo comunicare con il mondo, esterno, circostante, estraneo alla mia famiglia stretta stretta.
 Sui social troviamo di tutto, dalla spazzatura alle frasi fatte, dagli aforismi triti alle citazioni da film e opere di letteratura, vero.

 Poi quando posso mi do da fare anche con qualche piccola, minima azione di volontariato, perché capisco che non bastano le parole, neanche se fossero bellissime e azzeccatissime, servono i fatti concreti, gli esempi, il rimboccarsi le maniche, vero.

Risultato immagini per cuori

4 commenti:

  1. Mi piace quello che scrivi, proprio perché sei Alessandra Corsi, lasciali perdere i Gramellini, i Calabrese .... ecc, ecc. Continua ad essere Alessandra e salutami la Prof. Sarlo.

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    1. Grazie Luigi, certo che saluto da parte tua la professoressa!

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  2. Le parole non servono a nulla...bisogna credere sempre in cii che facciamo...non solo parole bensì la concretezza..al nostro paesello manca una come lei..

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