martedì 11 febbraio 2020

DI FUMETTI, GRAPHIC NOVEL E ALTRI CLASSICI

 Altro pomeriggio al Classico di Viterbo, il quarto per la precisione, per tre ore di formazione: si parla di fumetti e grafica con Nicola Andreani, giovane professore in azione a Parigi.

 Introdotto dal Dirigente Clara Vittori, Andreani ci ha illustrato il suo lavoro di ricerca accademico e gli ottimi risultati raggiunti con la pubblicazione di un libro. Intanto sottolineiamo subito che in Italia esistono solo tre biblioteche specializzate nella raccolta e conservazione di fumetti, di cui una a Perugia: siamo la Nazione delle pubblicazioni serie, alte e poco fumettistiche, sembra; in libreria, fino a pochi anni fa neanche esisteva lo scaffale per i fumetti, perché non ritenuti degni o abbastanza seri, ricercati dai lettori.
Quali le differenze tra fumetto e racconto? Il fumetto non è solo immagini e parole in sequenza, non solo narrazione sequenziale, altrimenti avremmo splendidi esempi nelle nostre basiliche cristiane, quelle dei grandi Santi ad esempio. C'era una volta la fotografia, solo dopo il cinema e le sue inquadrature.
 Disegno, tratto, idea, organizzazione degli spazi: cosa serve per realizzare un fumetto e come proporlo a scuola, ai nostri ragazzi, in tutte le materie di studio, naturalmente.
 Progetti, laboratori, manualità: dall'idea da condividere con i colleghi, alla progettazione del personaggio, che rispecchi i ragazzi, le loro attitudini, i sogni e, perché no, i desideri: in fondo, tutti noi siamo legati a personaggi intramontabili e riconoscibili dalle orecchie a punta, quelle tonde, ma poi meglio il tratto distintivo o le parole, la storia narrata?
 In Italia dal Corriere dei Piccoli, pagine domenicali, traduzioni moralistiche, ma anche noir.
 Il primato europeo spetta alla Francia e alla Germani, molto più avanti e complete, ma mai quanto il Giappone con i suoi manga e gli artisti da venti tavole al giorno; grande rivelazione per me l'Argentina, con le ambientazioni realistiche di alieni dittatori.
 E vogliamo parlare dei finalisti al Premio Strega 2014?
 L'ultima parte della lezione invece è stata dedicata ai particolari tecnici, diciamo: onomatopee, linee cinetiche e altre curiosità da analizzare davanti ad una pagina, quando lo sguardo si muove nell'immagine e ci si immedesima nel fumetto, il dove e il quando.
 E ancora l'ode alla Francia, apripista per tante novità, ultima in ordine cronologico una app sulla realizzazione di un'opera grafica estremamente interessante per i giovani, sempre loro, quelli a cui si rivolgono tutti i nostri sforzi di educazione, apprendimento, problem solving e inclusione.

 Altro ricco pomeriggio di formazione allora e ci tengo a sottolinearlo - non perché si tratti della MIA scuola - in quel luogo che secondo alcuni sprovveduti sarebbe ricettacolo di polvere, muffa e idee stantie, vecchie, archeologiche forse. Siamo al Liceo, dove tutto viene messo in discussione, anzi in dissertazione, per confutare e dialogare, crescere e migliorare. Con le intuizioni geniali del Dirigente, poi, tutto viene meglio.

https://nicolaandreani.com/graphic-novel/

http://www.treccani.it/enciclopedia/fumetti-da-premio-strega_(altro)/

https://gallica.bnf.fr/blog/30012020/bdnf-la-fabrique-bd-de-la-bnf?mode=desktop





























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