domenica 16 agosto 2020

FERENTILLO, DI MUMMIE E ABBAZIA

  Siamo approdati a Ferentillo a seguito del grande rumore creato intorno al Museo delle mummie, molto pubblicizzato: vi chiarisco subito che il paesino lascia a desiderare, poco accogliente diciamo, non complimentoso come di solito si trovano in Umbria.







Il Museo si trova a poca distanza dalla strada principale, dove si parcheggia con comodo e liberi da tariffe, una piazzetta e un bar: ci si arrampica giusto per una rampa e si accede al grande ambiente, un cimitero a tutti gli affetti con un paio di bare grossolane di legno  e teche che mostrano corpi di adulti e bambini. Non si possono scattare foto, nel rispetto del luogo e del riposo dei morti.

 Il biglietto intero per tutta la famiglia offre uno sconto se viene accorpata la visita alla poco distante abbazia, così abbiamo pensato, anche perché il giro delle ossa non dura più di una mezz'ora, con la lettura dettagliata del pieghevole rilasciato alla cassa da parte del piccoletto tutto preso dall'insolito spettacolo delle mummie settecentesche. Poi un giro nella chiesa superiore, di rifacimento barocco.

  Per giungere all'abbazia bisogna salire in macchina, percorrere poca strada principale e poi accedere a sinistra per una stradina di campagna in salita tra gli ulivi, il silenzio e la pace.

L'arte dell'abbazia invece è spettacolare, incanta per le tematiche e la resa degli affreschi, splendido gioiello longobardo-romanico, insomma da ammirare e capire, grazie sempre ad un pieghevole rilasciato all'entrata, ad ogni visitatore.






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