mercoledì 3 aprile 2019

DI REGOLE E ALTRI RIMEDI

 Pomeriggio di formazione ad ampio raggio all'Istituto Comprensivo di Soriano, per docenti e genitori e per genitori/docenti sull'orlo di una crisi d'identità...

 La dottoressa Falzone ci ha deliziati ancora una volta con un incontro appassionante ed appassionato sulle regole, con la sua mimica facciale, il gesticolare febbrile e tanti concreti esempi, in cui i genitori, o meglio gli adulti, escono sempre con le ossa rotte.

 Regole: chiare, nette, semplici e propositive, mai parlare per metafore o luoghi comuni, che i bambini non afferrano, non distinguono, non capiscono, che detta così suona anche facile.
 Avete mai provato a riflettere sul modo adulto di impartire ordini, organizzare una famiglia, educare i piccoli mostri e mantenere una certa lucidità mentale? Ecco, il difficile sta lì: mettere in pratica la teoria, anche quando ti prendono per sfinimento, anche quando vorresti un attimo di pace e ti chiudi in bagno o pretendi le giuste lodi per il tuo dolce storto, ma fatto con il cuore.
 Le regole, la buona educazione, il confronto, la scuola: ci muoviamo nelle sabbie mobili dei voti, dei tempi di apprendimento, delle conferme, del passaggio di grado, del momento propizio per ricordare agli scalmanati come ci si comporta.
 I bambini hanno bisogno di contenimento, dei rituali della domenica, di genitori presenti che scelgano la soluzione giusta per i figli, come farebbe un avvocato: non si tratta di richieste esagerate o fuori della portata di una famiglia "normale": gettoni di buon comportamento da convertire nel desiderio del figlio, che sia una cena con gli amichetti, una passeggiata al tiro a segno o, più teneramente, le coccole che dimentichiamo di dispensare se arriva un fratellino a rubare la scena.
 La punizione? Ci sta, come la multa per una trasgressione stradale, a seguito del patto però: si stabiliscono i termini, i figli devono essere consapevoli delle conseguenze del loro comportamento errato, si sbaglia e allora si paga. Mantenere il punto, altra questione fondamentale: non si cede, non si torna sui propri passi, non si cambia opinione o ci si impietosisce, il mostriciattolo cambierà atteggiamento solo quando capirà che non c'è trippa per gatti e vede nei genitori uniti la coerenza.

 Tanti ottimi suggerimenti dalla dottoressa, come sempre devo ammettere le mie mancanze, i nervi tesi, gli obblighi; l'unica mia nota positiva l'organizzare uscite divertenti all'aria aperta e pomeriggi familiari stimolanti per euforizzare i pargoli, sembra che questo sia uno dei mali dei giorni nostri: appiattire la vivacità dei figli in colorati, assordanti e anonimi centri commerciali. Non si fa.
http://www.icsorianonelcimino.gov.it/3-aprile-2019-seminario-per-genitori/

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