giovedì 19 dicembre 2019

LA SCUOLA DEVE CREDERE...

 Riporto le parole del Dirigente Scolastico a termine del saggio di Natale, tenuto nel Duomo di Civita Castellana, questa mattina, a classi riunite, circa 300 alunni dalla prima alla terza media, dalla Iannoni alla Salvo D'Acquisto. La scuola deve credere che i piccoli miracoli possano accadere, che i progetti inclusivi prendano vita e che tutti possano sentirsi parte di un grande gruppo, magari con una maglia bianca e i calzoni scuri.

 Ora penserete che sia esagerata, che sia campanilistica oltremodo e un tantino retorica.
 Niente affatto: di questi tempi si parla, anzi si straparla di docenti, alunni, genitori, inclusione, crocifissi, religione, educazione, telecamere e chi più ne ha più ne metta e molto spesso in negativo, additando fannulloni, educatori svogliati o demotivati, sommersi dalle scartoffie o ancorati alla cattedra, poco inclini a scoprire o risvegliare il talento dei ragazzi, lenti nell'esaltare in ognuno il dono o la particolarità, il carisma.

 Oggi abbiamo assistito a qualcosa di magico: la professoressa Ferrante e il professor Soli hanno messo in piedi un concerto di novanta minuti circa con i loro alunni, per le famiglie e il mondo della scuola tutto. Tutti in servizio gli insegnanti sì e chi non doveva ha partecipato comunque, c'era e basta per applaudire e per cantare con i ragazzi.

  E in particolare per la mia scuola di Faleria? Una gioia immensa vedere la professoressa Sbernini con il suo flauto traverso tra gli alunni di Seconda; guardare la piccola grande Sara affascinata dal suono e dalle voci dei compagni accanto al professor Ridolfi; ascoltare la voce di Federico e delle ragazze di Prima; brividi per Giulia Ranya e Aurora; gioire con i ragazzi di altre professioni sorridenti ed emozionati con i loro strumenti.

 Il concerto nel Duomo, una magia, a Natale puoi.
Anche senza l'albero
E i pacchetti da scartare,
Anche senza tutta
Questa festa artificiale,
Fosse, come gli altri giorni,
Il giorno più banale... Buon Natale!




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