martedì 15 settembre 2015

QUANDO L'ERBA DEL VICINO...

 Primo giorno di scuola, i pargoli tornano a casa contenti e raccontano sia delle lezioni sia delle vacanze degli amichetti: "Beati loro, sono andati a Expo"; scatta la mia reazione furiosa, intanto perché non sanno bene di cosa stanno lamentandosi e poi perché non apprezzano l'estate appena trascorsa ricca di impegni e iniziative di ogni genere ludico-sociale.
 La mia amica mi guarda in modo "invidioso" e sospira di ritenermi molto fortunata perché non più assillata dal peso della scuola dell'infanzia: otto anni consecutivi impegnata con l'asilo comunale non mi sembrano da invidiarsi, passa tutto passa, sono cresciuti anche loro, sia lode a Lui.
 Frequento Ronciglione spesso e mi sembra un paesotto interessante, con tante persone che si danno da fare, impegnate in mostre ed eventi culturali, corsi ginnici di vario tipo, c'è il teatro, tutte realtà che nel mio paesello non decollano, eppure i cittadini si lamentano del poco struscio del fine settimana e dei ridotti clienti dei bar, perché sembra che i giovani preferiscano i centri commerciali e altri locali del genere.
 A mio modesto parere, un paese che vanta il mecenate privato che mette a disposizione un locale per esposizioni e incontri è da considerarsi con una marcia in più e poi a Ronciglione si organizza uno dei carnevali più belli della provincia; la mia amica ronciglionese afferma che la Buona Sorte arride al mio paesello che propone tre fine settimana di sagra, una tradizione viva e forte.
 Non è possibile un unico punto di vista, ad ognuno la propria convinzione, da accettare e rispettare senza offesa.







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