lunedì 5 giugno 2017

IL BUON ESEMPIO

 Lo chiediamo, lo pretendiamo, lo otteniamo?
 Prima di tutto dobbiamo metterlo in pratica noi.
 Il buon esempio da genitori verso i figli, lo hanno ripetuto più volte le psicologhe dei seminari organizzati presso la biblioteca comunale del paesello: non possiamo rimproverare i pargoli dell'uso smodato del cellulare ad esempio, quando noi non lo lasciamo mai, le regole ci sono e valgono per tutti, a partire dagli adulti perché i figli ci guardano e ci giudicano, inesorabili.
 Non possono chiedere educazione e buon senso ai cittadini, quando le istituzioni sono le prime ad infrangere le norme di uguaglianza, rettitudine e trasparenza: non si scrivono certi commenti sui social, non si preparano concorsi ad hoc, non ci si comporta in un determinato modo solo con gli amici, il voto di ogni singolo ha contribuito alla tua vittoria e alla sua sconfitta.
 Non si può predicare contro il bullismo, la violenza, l'omertà o qualsiasi altra piaga scolastica e sociale e poi si avallano certi comportamenti, si sorvola su casi lampanti o si chiudono tutte e due gli occhi mettendo a tacere le proteste, facendo finta di nulla, i colpevoli si puniscono, le vittime si difendono.
 Se per un posto di lavoro non si hanno i giusti requisiti, non si può far finta di nulla, non si può invocare qualche dio dell'Olimpo, niente: si rinuncia al posto fisso o si raggiungono certi parametri in modo trasparente, altrimenti si cerca un impiego per cui si é qualificati al punto giusto.
 A scuola ci si presenta vestiti in modo consono, non si accettano due pesi e due misure per studenti con le stesse capacità, non si cerca l'aiutino, non si predica bene e si razzola male, giusto, sono d'accordo: facciamolo tutti e facciamolo bene.
 Per altri casi, ad un prossimo articolo.

Nessun commento:

Posta un commento