Sono orgogliosa sempre del mio paesello, lo sapete, quando é esempio di fare e fare bene, organizzare, esprimere e creare arte, quando ci si coalizza per una colletta o un aiuto, per la Sagra di ottobre poi si raggiunge il massimo di impegno e orgoglio. E per il Santo?
Ha iniziato la classe '72 a stringersi per un obiettivo, che é sfociato in un bel concerto di Grignani, fuochi d'artificio e festa in piazza con luminarie, ottimo; via via le altre classi, fino al '77 che ha portato nella piazza centrale nientepopodimeno che che Grazie Roma, da brividi... e non aggiungo altro.
Ora, che ci siano chiacchiere é fisiologico, che ci siano incomprensioni é normale, che non vadano bene certi atteggiamenti é da mettere in conto, ma... Tutto si supera, il lavoro e l'impegno di un anno veramente pesante sono alla fine un grande evento di paese che riempie il cuore di orgoglio.
Da noi, al paesello non c'è grande attaccamento alla festa del Santo, non c'è una tradizione di classe ancora consolidata e purtroppo girano brutte voci non proprio rassicuranti sul futuro del Comitato, ma é vero Classe '78?
Non credete ai corvi, non cedete alle cornacchie, bisogna lavorare insieme e d'accordo per non essere di nuovo superati da tutti gli altri paeselli di provincia che già hanno affilato le armi e vanno a vele spiegate verso il prossimo anno, con maglietta e logo decisi e indossati!
Altrimenti hanno ragione quelli che - pur non impegnandosi in prima persona o contribuendo in minima parte - urlano ai quattro venti che al paesello non c'è mai niente e che quello che si comincia prima o poi muore...
Avrete il mio appoggio e, ne sono sicura, quello dei ragazzi delle Classi che hanno riportato in auge una festa quasi dimenticata, mi verrebbe da dire dimenticata da Dio, ma non voglio sembrare blasfema!
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