sabato 5 agosto 2017

PER UN PO' DI FRESCO

 Ognuno combatte il caldo come meglio crede, c'è chi corre al mare, brezza bagno ghiaccio e soda, che si arrampica in montagna tra verdi pascoli e cime diseguali, chi rimane in casa con il condizionatore a palla, disteso sul letto in coma vigile. Per affrontare in modo sereno le ore centrali di questo sabato arroventato, abbiamo pensato di armarci di pasta fredda e pizza e conquistare la pineta, quella sulla Cimina direzione Viterbo.
 Una di quelle idee malsane, che é meglio non assecondare.
 Abbiamo trovato solo degrado e abbandono delle strutture, vecchie ormai e mai messe a nuovo: tavoli e panche divelti, smontati, consumati, crollati; rami caduti spontaneamente o potati abbandonati lì a bella posta, buche, legna, staccionate a singhiozzo, cartelli scoloriti...
 E niente, ti prende un magone: ci sono molte persone con il pranzo al sacco, un libro, coperte, sdraio, lettini, tutti si arrangiano, "rubano" terreno a pigne, rami e aghi; i bimbi riescono anche a giocare, ma sotto l'occhio vigile di un adulto, per colpa di chiodi, legni in cui si inciampa, i bisognini abbandonati dei cani.
 Peccato, un vero peccato la situazione penosa di questo polmone verde.
 Indicato per chi ha voglia di allenarsi e correre a ostacoli, leggere in pace senza le cicale, dormire tranquillo senza grossi scossoni, per chi si muove bene, si regge in equilibrio e ha buoni riflessi. Con la carrozzina é difficile entrare dal parcheggio, chi deambula male ha molte difficoltà di destreggiarsi tra i rimasugli della potatura. Comunque munirsi di abbondante acqua, perché il rifornimento é abbastanza difficoltoso e non igienicamente sicuro.








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