giovedì 2 novembre 2017

INVIDIA

 Stavo pensando alla Splendida, credo che ognuno di noi ne abbia una di sua conoscenza.
 Non dico solo una bellissima, una formosa, una modella o una fanalona: a ciascuna il proprio esempio o mito da inseguire.
 Chi può dire quale sia la perfezione? Certo, quando la incontro per strada o sui social noto una certa differenza - siamo su due pianeti opposti - ma poi ad un rapido esame mi rendo conto che non avrei mai operato le stesse scelte, anzi non ho scelto quella strada che ha invece percorso lei. Non si vive di SE o di MA, si vive il momento, l'attimo e le notevoli conseguenze: ci sono realtà da cui non si esce, non si viene più fuori, non si torna più indietro.
 Quindi il lavoro, la famiglia, le amicizie che viviamo, abbracciano, annusiamo non sono marginali, estemporanee, univoche, né possiamo eliminare il contesto in cui ci muoviamo.
Sacrifici ne abbiamo? Grazie!
Ciccia? In abbondanza.
Capelli? Tinti, a posto.
Lavoro? Ultraprecario, così si fa!
Famiglia? Altamente distruttiva.
Cosa vuoi di più dalla vita?


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