lunedì 18 marzo 2019

ERA SABATO, LA PARTITA

 Che nel fine settimana non ho avuto tempo e modo di aggiornarvi sulla carriera di tifosa in trasferta, ma sabato pomeriggio ho seguito il mio campione a Castiglione in Teverina, classe 2004, Giovanissimi.
 Un campo meraviglioso, morbido all'impronta, comodo per calciare e correre, ma gli spalti, un bagno, un bar, una panchina per quei poveri genitori arrivati dall'altra parte - o quasi - del Tevere?
 Al campo al paesello si parte alle 13:30, che pure il pranzo è saltato, spostamento in auto private - e questa volta abbiamo anche approfittato di un comodissimo passaggio - arrivo nel deserto.
 Lasciamo i campioni alle cure dei tecnici e ci spostiamo sempre su ruote al primo bar utile per un caffè, almeno quello, caldo e dolce... Poi tutto il restante tempo di gioco e intervallo in piedi, dietro alla rete verde, in fila tutti ad altezza campo/giocatori/linea laterale.
 Nonni, padri e madri in apprensione, ad incitare e a battere le mani, il tutto a pochi metri di distanza dal pallone: ci guardiamo negli occhi, praticamente.
 Sono forti gli avversari, terzi in classifica, reggono bene i nostri, ma non benissimo: finisce che perdono, ma ci sono piaciuti lo stesso, nonostante un errore in difesa fatale, si dice così!
 Dall'errore è nata l'azione della prima rete, che poi ti prende lo sconforto quando parti col piede sbagliato - permettetemi il tristo gioco di parole...
 Peccato perché i ragazzi avevano vinto bene nelle ultime dispute, un buon gioco di gruppo, noi siamo a favore del gioco di squadra, dell'affiatamento e del confronto, sempre e comunque.
 Una battuta d'arresto, si dice, capita, poi nelle prossime settimane altri scontri, staremo a vedere .





Nessun commento:

Posta un commento