giovedì 30 maggio 2019

HO CONOSCIUTO HANS HERMANS: L'IMPORTANZA DELLA PAROLA

 Formatore e grande affabulatore, Hans ha chiacchierato ininterrottamente per quasi due ore nell'aula magna gremita di insegnanti, in un attento e religioso silenzio.
 Ha affrontato tante tematiche, partendo dalla nascita della storia d'amore dei suoi genitori, che poi hanno creato una famiglia molto numerosa, di cui lo studioso tesse lodi e sottolinea difetti, in modo sempre giocoso, piacevole e divertito.
 La sua mamma che lo salva dal buio del coccodrillo, che rispetta le promesse, che divide le ciliege in modo equo e matematico tra i figli, nonostante ci fosse uno più goloso e uno meno. E poi il forte desiderio di lui piccolo di farsi ascoltare, di parlare, di essere al centro dell'attenzione e non uno di sei, come accadeva a casa.
 Quando si passa dallo stadio di animale a quello di umano? Quando si risponde finalmente a quella faccia che di continuo ti assale sulla tua culla sin dai primi giorni di vita, pronunciando in modo reiterato "mamma"; la parola, la parola ci differenzia dagli animali. Ci distinguiamo dagli altri per il nostro nome, ciò che di più prezioso possediamo e la Storia dell'umanità ha tra i suoi primi pezzi le Tavole della Legge, perché di questo abbiamo bisogno, di leggi.
 Per un uomo diventare padre è un atto di adozione, volendo potrebbe anche non accorgersi della nascita del figlio, potrebbe anche non venirlo mai a sapere; per la donna tutto cambia sin dal primo istante, su tutto il corpo, perché la donna è colei che sa accogliere.
 Giusto che i bambini conoscano il dolore e la sofferenza, non possiamo eliminare questa realtà dalla loro esistenza; come ogni gesto possieda per noi umani un significato, esempio dei fiori: per l'amata sono un piccolo segno di innamoramento, per la mucca sono erba da mangiare!
 E poi la stoccata ai docenti: non si entra a scuola, non si va in classe se non si raggiunge almeno un alto livello di felicità, che in percentuale potrebbe attestarsi sul 75%: gli alunni hanno bisogno della felicità degli insegnanti, per sentire il desiderio di continuare ad apprendere, per provare gioia e gusto nel realizzare un lavoro, nell'ascoltar una poesia, nell'ammirare un quadro.
 Voglia di andare avanti, ANCORA è la parola magica e poi i lavori manuali, quelli in cui si pasticcia, si realizza, si manipola, si costruisce: uso delle mani e non dimenticheranno mai più quell'esperienza, in tutti i sensi.
 Incontro di formazione diverso dagli altri, in cui gli input arrivano a raffica da direzioni diverse, Hans un grande paroliere, un sorriso sempre in agguato e mille spunti di riflessione, di ricerca per non assopire il desiderio di insegnare.

 E poi un giro nell'Istituto, dove si svolge la XXI Festa del Libro, ventuno edizioni e l'ambiente è meraviglioso, colorato, a misura di curiosità di bimbo, con sale di lettura a tema e, udite udite, una biblioteca di scuola grande e fornita a disposizione dei bambini, momenti mi metto a piangere, dalla gioia: allora esiste!
https://www.facebook.com/hans.hermans.1447

http://www.tusciaweb.eu/2019/05/tutto-pronto-per-la-festa-del-libro/

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