martedì 28 maggio 2019

CHI INSEGNA NON FA NIENTE

 È vero, i docenti di solito combinano poco o nulla, dipende dai giorni.

 Bisogna solo ricordarsi quali pagine sono state assegnate da studiare, se combaciano perfettamente con quanto hai spiegato in classe con tre discorsi diversi; quali esercizi erano per casa, quali svolti in classe, quali capiti e quali non capiti, forse sorvolati?

 Occorre attendere un attimo prima di chiamare l'appello, per aspettare i ritardatari, chi si ferma a chiacchierare fuori nonostante la campanella, chi si rifornisce al distributore, chi lancia l'ultimo bacio all'amata; così non si segna il ritardo sul registro, per evitare un'altra giustificazione.

 Si deve procedere con cautela, guardare tutti negli occhi e captare se sono svegli al punto giusto, se non hanno speso le ore di sonno in giochi, telefoni e social, altrimenti ogni sermone sarà lanciato nel vuoto cosmico del soporifero.

 Ci si aspetta anche che Pierino interagisca con Carletto per le figurine, il panino imbottito, le patatine o il cioccolatino, che magari l'altro non ha; scattano la ruzzicarella, la presa in giro e qualche strattone. E Paolino ha portato tutto il materiale? No, infatti gira per la classe in cerca di matite, colori, squadre, righello, gomma, compasso e fogli protocollo, i compagni però non si mostrano generosi, questa volta.

 Poi si passa all'appello, Manuelina c'è ma non c'è, non sta seduta al suo posto, no. È corsa in bagno in lacrime: bisogna armarsi di pazienza, chiamare un collaboratore a cui lasciare il resto degli alunni in sorveglianza e stanarla, con le buone, con i discorsi materni, paterni e dello Spirito Santo, per convincerla a rientrare, sedersi e ascoltare la lezione, certo senza il voto.

 E poi cambiamo di posto, non ho studiato perché la nonna si sentiva male, la cagnolina ha partorito, gli allenamenti sono finiti tardi, che facciamo oggi, che pizza la solita Storia. Tutto questo alla prima ora, per sei ore, per cinque giorni.

 Quando si incontra la settimana dei colloqui con i genitori?

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