sabato 23 febbraio 2019

POLVERE DI STELLE

 Polvere di Fate, al teatro, in una magica atmosfera, qualcosa difficile da spiegare, difficile da descrivere, intenso nell'attesa e nel momento vissuto.
 Per la terza serata, in venti giorni, il teatro si è riempito di nuovo di amici e parenti, di persone che hanno donato per aiutare chi si trova in difficoltà, grazie all'unione di forze e di intenti delle Fatine e della Compagnia teatrale La Vojola.
 L'emozione che ti prende allo stomaco, che ti prende al cuore, battiti accelerati e gola secca: trovare le parole giuste, non ferire l'animo, non rovinare il momento; buio in sala e parte la musica dei Queen. Però non siamo salite sul palco, Romana ed io, no, abbiamo pensato di leggere un messaggio per la forza di queste persone, per ricordare quanto sia difficile avere molto di cui lamentarsi e non farlo, sentire le fitte di dolore e sorridere, passare una visita medica importante al mattino e la sera ritrovarsi a ridere e scherzare con gli altri.
 E poi lo spettacolo in dialetto, la storia di due sorelle diaboliche alle prese con mariti e figliastro ingombranti, un avvocato al Massimo e tante battute, la vita quotidiana messa in scena sul palco di cui ridere, su cui riflettere: Amore, menefreghismo, miracolo, perdono, vantaggi, intrighi, cattiveria, morte.
 Si ride, si medita, si esprimono opinioni, si assiste ad un miracolo, tutto sul palco, tutto vero e divertente, leggero, tra amici uniti dalla battuta, dall'arguzia, da un poco di amarezza, un legame forte tra gli attori e il pubblico, tra i protagonisti che spesso si girano verso la platea e interagiscono con chi sta seduto e si diverte.
 In conclusione, dopo i saluti finali di rito, siamo anche riusciti a ricompattarci per una fotografia tutti insieme, cosa mai scontata, tanto che non è avvenuta nelle altre due serate, strano ma vero.
 Momenti magici che rimarranno nel cuore, parole sentite che rimarranno nella mente: grazie alla Fatine che mi hanno concesso la possibilità di scrivere tutto questo, di far parte della loro impresa eroica, grazie agli attori meravigliosi e catartici e soprattutto grazie a chi ha partecipato e ha donato per realizzare qualcosa di concreto, aiutare veramente, donare un sorriso.
 Che non finisca tutto, che sia solo l'inizio di un'impresa: intanto porto a casa con soddisfazione un ciondolo magico di polvere di Fata e una felpa di rappresentanza, amica delle Fatine.

Prendi un sorriso, regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente, fa’ bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima, passala sul volto di chi non ha mai pianto.
Prendi il coraggio mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita, raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore e fallo conoscere al mondo


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