lunedì 30 aprile 2018

QUELLA ROBA LÌ

 E in questi momenti di riposo forzato, a casa è tempo di grandi manovre: pulizie primaverili, riassetto, recupero, riciclo... Avete presente quando ti prende il raptus alla Marie Kondo, no? Beh, ieri è toccato alla libreria: l'unico pezzo del nostro appartamento al secondo piano di un semplice edificio, di cui vada fiera. Erano giorni che le passavo accanto con sguardo interessato, ma pensieroso; poi, complice appunto il giorno "libero", ho preso la fatidica e attesa decisione... Che mi è costata non so quante ore di lavoro solitario. Perché in questi frangenti non trovi nessuno che ti dia una mano, nessuno che si preoccupi del tuo impegno e sudore... Solo la scaletta mi è stata fedele e vicina, insostituibile. Divisa quasi perfettamente tra me e la mia dolce metà, i suoi e i miei volumi, ho spostato tutto, modificato e reinventato e naturalmente non gli è andato bene, ma avevo già - come dire - un presentimento... I volumi che riempiono gli scaffali mi sono costati anni di studio universitario e di sacrificio, molti di arte a caro prezzo allora come oggi: li ho tenuti quasi tutti, ne ho scartati alcuni  ma per donarli alla biblioteca comunale, dove saranno a disposizione di lettori e studiosi; altri sono destinati ad arricchire la raccolta della scuola in cui torturo giovani menti medie. Ho eliminato invece parecchie cartacce, pieghevoli pubblicitari e vecchi cataloghi di mostre ed esposizioni andate, di persone che non mi stanno più tanto simpatiche, di cui non conservo un buon ricordo: come se avessi reciso il filo che mi teneva in qualche modo legata al passato, ho provato questa strana sensazione. Adoro i libri, da sempre e quelli che mi hanno toccato l'anima li conservo; conservo quei dodici volumi che la professoressa di lettere ci ha "suggerito" di leggere nell'estate tra la seconda e la terza liceo, che ci sarebbero serviti per la maturità - ed io che avevo già deciso di portare italiano all'orale, ho colto il "consiglio": I Buddenbrook, Madame Bovary, Gli Indifferenti, Se questo è un uomo... Sono tutti lì, ingiallite edizioni sorpassate, che io naturalmente amo. Vorrei essere brava come Umberto Eco, ma non lo sono, e allora vi rimando alle sue parole/idee, universali:

https://books.google.it/books?id=Ep-gDQAAQBAJ&pg=PT162&lpg=PT162&dq=Ci+sono+due+tipi+di+libro,+quelli+da+consultare+e+quelli+da+leggere.+I+primi+(il+prototipo+%C3%A8+l%27elenco+telefonico,+ma+si+arriva+sino+ai+dizionari+e+alle+enciclopedie)+occupano+molto+posto+in+casa,+son+difficili+da+manovrare,+e+sono+costosi.+Essi+potranno+essere+sostituiti+da+dischi+multimediali,+cos%C3%AC+si+liberer%C3%A0+spaz&source=bl&ots=hYp-I80WPR&sig=CR9fS4Q12vWfkerGWXBv_rHjE8M&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiBx-j79OLaAhUBDJoKHfqEBa8Q6AEITDAF#v=onepage&q&f=false

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