lunedì 30 novembre 2015

HO CONOSCIUTO NORAH KERSH

 Ore 11:00 Palazzo delle Maestranze altra inaugurazione, di un'artista di origini russe a me sconosciuta, che però mi ha colpito molto positivamente: piccola di statura, una signora delicata che parla senza tradire emozioni della sua arte, di come lavora e dipinge la carta, del lavorio di trasformazione e adattamento delle strisce incollate, accostate che risultano pronte solo quando sentirà che le parleranno. Ci spiega che usa il sale per assorbire colore e lasciarlo in posa fino a quando non sarà soddisfacente, e la cera per coprire alcune parti del progetto e lavorare solo su altre.
 Esempio di vita e di impegno, gli artisti come lei, ritirati in campagna, ma in contatto con il mondo intero, per farsi conoscere e soprattutto allargare gli orizzonti.
 Altro particolare che mi ha colpito, i colori della sua blusa: a righe marroni, i colori caldi della terra, così come si ritrovano sui suoi quadri.
 Nessuna ansia, nessuna incombenza: ci si affaccia alle finestre, che allargano lo sguardo all'orizzonte, alle forze della natura. Sembrano onde, profili naturali bruciati, forse rocce, non c'è spazialità costruita, la prospettiva per intenderci, tutto è sinuoso e morbido. Anche nelle opere più geometriche, diciamo così, si gioca con gli accostamenti di colore, ma sulla scala dei toni blu.
 Entrando nella Cantina ho comunque avuto una prima impressione giapponese, un richiamo delle famose stampe. Il curatore Pani ha parlato di influenze anche americane: tutto il vissuto dell'artista racchiuso in queste miniature di acquerelli, che mi ispirano tanto:
Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.

http://irtus9.wix.com/artisti-fuori-luogo#!nora-kersh/cqoz







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