lunedì 30 novembre 2015

INVITO AL PRESEPE: dalle parole ai fatti

Tempi difficili e idee contrastanti, con la possibilità di creare confusione o peggio delirio. Stato laico, pensieri cristiani, radici culturali le più disparate, cattolicesimo oscurantista, simboli veri, falsi profeti, chi più ne ha più ne metta.
 Provoca una valanga mediatica la decisione di quel dirigente di fermare le tradizionali recite scolastiche, giustissimo, ma la domenica in chiesa non vedo poi così tanti credenti svegli e pronti a recitare il Padre Nostro; l'ora di catechismo pesa come un macigno e la levataccia per la messa non è proprio generale, o sbaglio?
 Vorrei parlarvi invece di una splendida iniziativa, diametralmente opposta a queste ridicole battaglie profane, come rinunciare a "L'amor che move il sole e l'altre stelle"?
 La mia amica insegnante della scuola dell'infanzia di Gallese, Cinzia, mi ha invitato a visitare il presepe vivente che loro maestre stanno allestendo per domenica 20 dicembre nel centro storico del paese: impossibile rifiutare, intanto perché protagonisti sono i bambini e le loro famiglie.
 Sono già andata lo scorso anno, ne ho un tenero e commovente ricordo, non mancherò di portare naturalmente i miei curiosi pargoli: le immagini rimangono nella loro testolina molto più a lungo di qualsiasi discorso.
 Cinzia mi ha svelato che il percorso è stato ampliato con due nuove scene: è questa la scuola che mi piace, il lavoro collettivo e concorde di docenti e abitanti, la fatica dei preparativi e la gioia del successo, per un messaggio di pacifica semplicità che riempie il cuore e rasserena la mente.

Si può leggere anche l'articolo della scorsa edizione del 5 gennaio 2015.

Predella Adorazione dei Magi, Beato Angelico, 1430







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