lunedì 2 novembre 2015

NOVEMBRE, potere del mercato...

 Mese particolare questo, che si apre con una festa religiosa tra le più importanti, oggi surclassata, sbeffeggiata, ridicolizzata da una ricorrenza che non appartiene alla nostra cultura, alle nostre origini e alle nostre terre, però ne siamo stati coinvolti e siamo stati risucchiati nel vortice del travestimento.
 Mese di raccolto fondamentale per la nostra tavola, le olive sono un bene prezioso e ancor di più lo è l'olio extravergine, il re dei condimenti mediterranei e, stando ai prezzi che ho sentito, anche il re del portafoglio.
 Mese di passaggio dalla vita animata delle campagne al silenzio dell'abbandono e del riposo.
 Grigio, opaco nebbioso di foschia, brina, rugiada del mattino, guazzera per noi contadini paesani.
 Abbigliamento multistrati per chi esce di casa presto, sta fuori tutto il giorno e ritorna dopo il tramonto: un sole caldo e avvolgente oggi mi ha messo di buon umore, proprio imprevisto e per questo ancor più bello.
 Sugli scaffali dei supermercati già fanno mostra di sé i dolci natalizi, quelli tradizionali, che una volta si mangiavano per le vacanze, oggi ti nauseano per la sovraesposizione.
 Sarebbe un mese di riflessione, di pace, di silenzio, invece nel passaggio dall'inizio della scuola al non-ancora festa comandata è stato snaturato: prepariamoci tra due mesi è Natale!

Gemmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore...

Ma secco è il pruno e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.

Silenzio, intorno; solo, alle ventate
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cadere fragile. E' l'estate,
fredda, dei morti.
Giovanni Pascoli

"Ritratto femminile" di Modigliani



Nessun commento:

Posta un commento