sabato 1 aprile 2017

FESTIVAL - CERIMONIA E PREMIAZIONE

 Secondo appuntamento per me al Festival dell'Educazione, Viterbo: si continua con i lavori elaborati nelle classi, dove si parla del problema, dove si affronta la realtà, dove si cerca di arginare e risolvere i problemi, dove convivono vittime, carnefici e testimoni. Gli organizzatori ringraziano tutti i partecipanti, che sono stati tantissimi, per aver accettato la sfida e aver realizzato tutti lavori meritevoli, entusiasmanti e di alto livello: la sala é gremita, il mormorio é continuo, i bambini sono agitati e frementi. Ci sono anche alcuni alunni  - classe 2006 - del paesello mio, perché al concorso hanno partecipato le quinte elementari (anche una classe delle medie, ma non é presente nessuno), con due maestre e i genitori, tutti molto emozionati, non potrebbe essere altrimenti! Intervengono, dopo una breve introduzione della maestra: leggono stralci dei temi che hanno realizzato in classe riguardo a fatti negativi, letture, esperienze e la canzone di Marco Mengoni da cui é partito tutto il progetto; grande soddisfazione perché gli incontri sulla didattica delle emozioni coordinati da una psicologa hanno dato grossi risultati, da cui ripartire per affrontare l'adolescenza, dice la maestra.
 Inizia la cerimonia e vengono subito premiate due scuole fuori concorso, tra cui i più giovani partecipanti, cuccioli della materna spaesati e timidi con i microfoni davanti alla bocca, che spettacolo...
 Tre premi in denaro, giovani piante di quercia in vaso e qualche busta a sorpresa, sale sempre più l'adrenalina: i vincitori con i soldi compreranno ad esempio cartine geografiche per la loro aula - povera scuola italiana!
 A migliorare l'atmosfera intensificando, a commuovere ancora di più la lettura "radiofonica" del professor Puri dei lavori premiati, da brividi: le aggressioni perpetrate dal gruppo su un ragazzo con la sindrome di asperger, una mamma che racconta alla figlioletta le angherie subite in classe da giovane, ce n'è da lacrimare, tutte storie verosimili, che toccano il cuore, che fanno inorridire per l'angoscia provata, la solitudine, la paura di non essere all'altezza o accettato.

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2 commenti:

  1. Esperienza significativa per insegnanti, genitori, bambini.

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    1. Veramente, non pensavo potessi emozionarmi tanto, ho praticamente pianto per tutto il tempo, specie per la lettura dei lavori vincitori. Un tema molto importante, da non sottovalutare. Grazie Daniela per i tuoi commenti!

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