lunedì 25 giugno 2018

CELLENO, FANTASMA

 Pomeriggio domenicale, famiglia in gita.
 Ci allontaniamo poco, la strada è anche comoda, con una mezz'ora si arriva a destinazione, si parcheggia lungo la strada principale senza pagare balzello. In lontananza avvistiamo un gruppo di persone, sembra una visita guidata, poi avvicinandoci riconosciamo il neoeletto sindaco di Sutri, Vittorio Sgarbi, in visita al paese, sembra per accordare il pensiero viterbese/una politica comune/un sostegno forte... Capelli bianchi, in manica di camicia, proprio come si vede in televisione, un po' di pancetta e più basso del previsto, non ci avviciniamo per vergogna né lo fotografiamo.
 La nostra visita comincia da un negozietto di ricordini e prodotti gastronomici, poi giriamo in sotto per fotografare palazzi turriti avvolti da verde edera; silenzio, nell'arrampicarsi tra i pochi palazzi in piedi, muri crollati, recinzioni, transenne... Ci raggiunge un volontario, un signore in pensione che ci offre un pieghevole del paese e ci illustra in poche parole la storia del castello, la morte del proprietario e la riapertura al pubblico del bene, ormai diroccato. Fervono i lavori, in azione gli escavatori, percorso comunque sgombro e pulito nei vicoli, invece nella parte sterrata, dove il cammino è indicato dalla staccionata, fino al belvedere e ritorno, procedere risulta più avventuroso e divertente.
 Un panorama meraviglioso, un posto magico per i pargoli, che guardano e scoprono incuriositi, disponibile il signore che ci illustra vari punti strategici, ci informa sugli appuntamenti anche del presepe vivente.
 Per la pausa gelato ci fermiamo all'unico bar della piazzetta iniziale, che offre gusti interessanti come "ciliegie di Celleno", poi visita ad un convento restaurato e riveduto in forma di accoglienza semi privata
 Per cena cerchiamo via internet e ci affidiamo ad una pizzeria che parla napoletano, da raggiungere percorrendo strade di campagna, ottima scelta casuale: bordo consistente, alto e morbido, impasto ottimo, buone materie prime e prezzo soddisfacente.
 Gita consigliata agli avventurosi, a chi si incammina facilmente e senza lamentele, a chi ha voglia di scoprire e fotografare molti punti interessanti; vale la pena girare per la provincia per valorizzare i piccoli borghi, per non lasciarli morire di solitudine, per donare speranza di vita e di lavoro a chi ostinatamente rimane sul posto, abbarbicato alle proprie radici.




















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