sabato 8 settembre 2018

LA CASA AL MARE

 Come ogni settembre, per qualche giorno, siamo ospiti della signora Maria, ormai un'abitudine e una certezza, che i pargoli aspettano con ansia: ritornare nella casa del mare.
 Abbiamo trovato una discreta presenza, come sempre tanti nonni pazienti e nipotini indaffarati: passeggini, piccoli eroi alle prese con onde energetiche e principesse dai castelli di sabbia; due signore addirittura sise al vento - non credo sia il caso di sfoderare siffatte armi dopo una certa età, ma ognuno si comporta come crede.
 C'è un bel sole caldo durante il giorno, ma piove di notte che la mattina troviamo quelle belle pozzanghere da affrontare a tutta velocità con la bicicletta, pure senza parafango; ah, le bici... Caricate con un cospicuo dispendio di volgarità dal capofamiglia, sono indispensabili qui, perché i bimbi sfrecciano e girano, scoprono e ispezionano i paraggi con grande interesse, si muovono con sicurezza, liberi di andare e tornare mentre io arranco a rilento dietro, sul marciapiede a debita distanza.
 Abbiamo fatto il bagno: mi sono avventurata in acqua credendomi una specie di Anita dentro a Fontana di Trevi, mentre chiama Marcello, came here... Invece davo più l'idea di una lampadina accesa, induepezzi, capita! Il bello è che non mi conosce nessuno, quindi le eventuali figuracce o le chiacchiere sulla mia moda marina rimangono circoscritte in quel pezzo di spiaggia libera.
 Mi sto impegnando a camminare il più possibile: ci spostiamo a piedi per le varie commissioni e effettuiamo lunghe passeggiate a riva o lungomare, sempre verso le Saline per portare il pane alle nutrie, alle anatre non tanto selvagge, ai topolini, ai pesci; staniamo anche i granchietti sotto le rocce...
 Peccato che poi torni quel senso di fame, non dico nervosa, proprio un bisogno che deve essere soddisfatto con uno spuntino dolce o salato, non ho preferenze! E visti i precedenti, qualche dolcetto lo stiamo preparando anche qui, di quelli freddi, da spalmare...
 Una sera abbiamo assistito ad uno spettacolo di burattini semplice semplice, ma che tanto ha fatto ridere i piccoli spettatori, con i personaggi di un cartone animato di quelli moderni, ma sempre mascherati: basta poco, un furgone con un siparietto, musica a tutto volume e i pupazzi che si alternano in scena e il divertimento è servito.
 E dobbiamo ancora andare a caccia di pinoli, magari anche affittare una di quelle macchine a quattro ruote per far faticare un poco il babbo, assaggiare un ottimo piatto di pesce... 







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