martedì 18 settembre 2018

SOCIAL, SPIEGATEMI

 Dunque, lo sapete, sono alquanto attardata in questa materia - anche in molto altro, naturalmente - perciò chiedo delucidazioni, consigli e pareri.
 Mi sono iscritta, ho scaricato, seguo, sono associata, come si dice? Sto - e questo verbo non mi piace - su Instagram, dove si rilasciano, si condividono, si pubblicizzano foto e poco testo a commento.
 Bene. Si tratta di social, cioè di un mondo virtuale a disposizione di quello intero, globale, fenomeno degli ultimi anni, giovanile e frequentato da tantissimi, di ogni età.
 Bene. Se diciamo social, non vuol dire comune, condiviso, alla portata di tutti? Che poi siamo ormai tutti amici, giusto?
 Perché allora - chiedo a voi - ci sono pagine private? Non si tratterebbe della negazione della natura stessa dell'APP? Mi spiego.
 Non posso frequentare un luogo, entrare in una sala d'aspetto e pretendere di guardare gli altri, commentare e non essere guardato, commentato, spiato...
 Ci sono gli spioni, quelli che non commentano né lasciano traccia del proprio passaggio, ma ci controllano? Cosa dovremmo nascondere? Se fosse qualcosa di segreto, non sarebbe social, se fosse qualcosa di cui vergognarsi, meglio tenerselo per sé.
 Se volessimo aprirci solo agli amici di FB, basta non accettare l'amicizia, cancellare dalla lista chi insiste e mostra secondi fini, magari insopportabili e assillanti.
 Per le foto particolari, potremmo inviarle direttamente all'interessato, perché pensare che il mondo intero stia lì in attesa della nostra vita privata a confabulare? Ripeto, allora siamo alla negazione del mondo social. Spiegatemi se avete riscontrato problemi, intromissioni o fanfaroni perdigiorno, che vi hanno indotto al segreto.
 Per quanto mi riguarda, mi freno, mi vergogno, rimango perplessa se trovo un profilo privato per cui bisogna chiedere di far parte degli eletti, mi sento come se volessi entrare in una stanza chiusa a chiave in cui si svolge un evento, una festa, un'occasione a cui non sarei stata invitata o qualcosa del genere... Domando così a voi il motivo del privato. 
 Ho chiesto anche agli amici di mio figlio e ho ricevuto una risposta interessante, a cui non ero arrivata: chiedendo di far parte della cerchia, il numero dei follower aumenta in modo controllato, si stabilisce, si quantifica la popolarità di una persona; rimanendo liberi e aperti a tutti, non sapremmo mai quanto valiamo, quanti sono disposti a seguire le nostre imprese...
 AHH, ora ho capito! Una questione di importanza, di peso social non indifferente.
 Sono visibile, non ho segreti, mi fa piacere fotografare e condividere parte della mia esistenza, che per molti sarà anche grigia, anonima e noiosa, pace, a me sta bene così; tutto il resto, lo vivo in famiglia, dal vero.

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